Si riceve e pubblica:
Fino ad oggi, nonostante più volte sia stato arbitrariamente tirato in ballo il mio nome, ho preferito non intervenire osservando però attentamente l’avvicendarsi di affermazioni circa miei presunti coinvolgimenti nelle frenetiche trattative di “risanamento” della pseudo crisi politica francavillese.
Mi sono sforzato, anche alla luce di una promessa fatta ad un amico (con il quale mi scuso ma che, sono certo, ben comprenderà le ragioni che mi costringono a disattendere detta promessa), che avrei comunicato la mia posizione e le conseguenti modalità con cui intendo (o dovessi intendere…) proseguire questa esperienza politica solo durante il primo Consiglio Comunale della nuova era Bruno.
Tale mia decisione scaturiva anche dalla consapevolezza che l’unico luogo in cui si possa (e si debba) discutere “seriamente” di politica è l’Assise e non anche i Social network, a mio modesto avviso più adatti ad accogliere pettegolezzi e/o chiacchiere da bar.
Ho evitato di affidarmi alle più varie testate giornalistiche locali, spesso usate da qualcuno per ottenere un po’ di visibilità o, peggio ancora, per dichiarare tutto e, poco dopo, il contrario di tutto.
Oggi però, dopo quanto accaduto, non posso più accettare gli infantili quanto inutili tentativi di gettare fango sul mio nome, additandomi come autore di atteggiamenti ben lontani dal mio modo di essere “uomo” prima ancora che politico.
Tra le tante favole raccontate alla gente in questi giorni, qualcuno ha avuto il coraggio di affermare l’esistenza di fantomatiche richieste da parte del sottoscritto.
Secondo tanti noti “cantastorie”, avrei preteso un posto in giunta piuttosto che il diritto ad indicare persone a me vicine e gradite per il medesimo posto, quale contropartita per il mio avallo all’accordo politico tra PD e AP.
Tutto ciò sarebbe avvenuto durante varie riunioni (interne al gruppo di appartenenza o tra le forze politiche interessate) alle quali però non ho mai partecipato. Detto ciò, salvo la remota possibilità che ci sia qualche mio sosia che si aggira tra le varie segreterie politiche, non posso che affermare e confermare l’assoluta fantasiosità ed infondatezza degli addebiti che qualcuno, furbescamente, cerca di addossarmi.
Ritengo doveroso precisare che in più di un’occasione qualcuno ha cercato di speculare, mio malgrado, sulla mia inesperienza politica, tentando di far passare le ragionate e ponderate scelte che ho fatto per reazioni al mancato riscontro delle mie soddisfazioni personali.
Sarò anche un “principiante” della politica ma non sono mai stato né opportunista né, tanto meno, uno sprovveduto.
Ho sempre agito con coscienza, coerenza e serietà, pensando e ponderando ogni mia scelta con assoluta lealtà nei confronti della gente che ha creduto e crede ancora in me.
Oggi, proprio per rispetto di quella gente ed a tutela della mia immagine di persona seria e coerente, ritengo doveroso chiarire la mia posizione su quanto accaduto in questi giorni con il chiaro e deciso intento di ammutolire speculatori e barzellettieri.
Non ho mai avallato e non condivido l’accordo politico, che ha visto nascere la giunta “Bruno-bis”.
Non lo condivido e non l’ho mai condiviso per ragioni ben diverse da quelle che qualcuno va raccontando in giro.
Non lo condivido perché condividerlo avrebbe significato, per il sottoscritto, violentare la mia dignità, i valori e gli insegnamenti della mia famiglia, dei miei genitori.
Non lo condivido per non calpestare il mio senso di lealtà, di rispetto e di coerenza; per accettarlo e sentirlo mio avrei dovuto sotterrare la mia dignità e non l’ho mai fatto né mai lo farò e ciò nella piena consapevolezza che il politico, il consigliere, l’assessore devono prima di tutto essere persone serie e leali. Si può smettere di avere un ruolo politico ma non si può e non si deve mai smettere di essere persone serie e dignitose.
Proprio nel rispetto dei valori in cui credo, ho rifiutato di accettare a testa bassa le scelte di un gruppo e di chinare la testa a decisioni dettate da ben architettate strategie politiche. Avrei potuto raccogliere le varie offerte di incarichi politici, ma avrei tradito me stesso e quei 189 concittadini che hanno riposto in me le loro speranze di veder cambiare il nostro paese.
Ogni scelta subita passivamente e non condivisa dalla mia coscienza mi avrebbe fatto essere e sentire come non sono mai stato e non mi sono mai sentito ossia un disonesto ed un uomo “sporco e arido di valori”.
Chiarite la mia posizione personale su ciò che è appena accaduto confermo che scioglierò ogni riserva sul mio futuro politico, con ogni conseguente comunicazione, solo in occasione del prossimo consiglio comunale.
Colgo l’occasione per fare i miei più sinceri auguri alla nuova amministrazione con la speranza che l’unico obiettivo resti sempre e soltanto il bene di Francavilla e dei Francavillesi.
Il Consigliere
Oronzo Incalza