Due anni e due mesi per gli imputati principali, Gabriele Rampino (presidente dell’Ordine dei Farmacisti) e Vincenzo della Corte (ex sindaco di Francavilla Fontana); due anni per Pietro Incalza, ex dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune di Francavilla Fontana; un anno e otto mesi per Giuseppe Zullino, ex responsabile della Ragioneria del Comune di Francavilla Fontana; un anno e sei mesi per tutti gli altri imputati, cioè per circa metà Consiglio comunale di Francavilla Fontana che, accogliendo la proposta di gran parte della giunta di allora, deliberò il nuovo piano. Queste le pene richieste oggi, nel cosiddetto processo farmacie, dal pubblico mistero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi Valeria Farina Valaori.
La sentenza, di condanna o di assoluzione, era attesa per oggi, ma ci sarà ancora da aspettare fino al primo febbraio. Da stamane alle 11 circa si sono tenute la requisitoria dell’accusa e le arringhe di alcuni tra gli avvocati difensori, come Domenico Attanasi (che assiste l’ex consigliere comunale in quota La Destra Carmine Calò) e Michele Fino. L’ex primo cittadino della Corte è invece rappresentato in giudizio da Gabriele Di Noi, mentre Rampino da Massimo Manfreda. A processo ci sono pue l’ex deputato Luigi Vitali e il senatore in carica Pietro Iurlaro, difesi da Roberto Palmisano.
I reati contestati sono di falso ideologico – con il pm che ha chiesto per tutti l’assoluzione – e di abuso d’ufficio. L’inchiesta, poi approdata davanti ai giudici, partì dalla delibera con la quale le assise francavillesi disposero che le due nuove farmacie dovessero sorgere ben lontano da quella nella titolarità di Rampino in via Baracca, non lontano dal popoloso quartiere San Lorenzo, tra le proteste dei farmacisti Maria Teresa Bungaro e Francesco Cannalire – diretti concorrenti del loro presidente provinciale – che, prima ancora che fosse avviato il procedimento penale, avevano impugnato il provvedimento dinanzi alla giustizia amministrativa.
Questi i nomi degli altri imputati: Giovanni “Ninì” Passiatore, Cosimo Di Maria, Antonio Sgura, Massimiliano Cozzi, Euprepio di Castri, Michele Iaia, Cosimo Sarli, Vincenzo Petronelli, Tommaso Attanasi, Angelo Della Porta.
Il primo febbraio, dunque, ci sarà la discussione finale dell’avvocato Palmisano, oggi presente ma febbricitante, e dopo la lettura del dispositivo.