I medici non si sbilanciano e non è ancora possibile dire che è del tutto fuori pericolo, ma l’11enne che venerdì scorso è stato colto da malore in classe migliora poco a poco. Le sue condizioni non sarebbero più così gravi come quando, dopo i primi soccorsi a scuola, era stato trasportato in ospedale prima a Francavilla Fontana, poi a Brindisi. Il suo cuoricino ha ripreso a funzionare e dagli esami diagnostici cui fin qui è stato sottoposto non sono emersi danni cerebrali. Segno, questo, che l’utilizzo del defibrillatore da parte del dirigente scolastico della media “Publio Virgilio Marone” Roberto Cennoma, della sua vice Clementina Mele e del professore di educazione fisica Mino Quaranta è stato tempestivo. Il piccolo studente avrebbe risposto ad alcuni stimoli esterni, ma è tuttora tenuto sotto sedativi. Sarà svegliato pian piano, per lui non può e non deve esserci alcuno stress. La speranza è di poter comunicare quanto prima che si è ripreso completamente. Egli continua a lottare, mentre lì fuori tutti lo aspettano: a parte i genitori e i familiari, che non gli hanno mai staccato gli occhi di dosso, ci sono i compagni pronti a festeggiare il suo ritorno tra i banchi.
Nel frattempo, il preside Cennoma ha scritto un suo personale pensiero, che vale la pena leggere, su facebook:
«Buongiorno, sono il dirigente scolastico che ha agito in prima persona per salvare la vita al nostro piccolo alunno. Insieme alla vicepreside e ad un altro insegnante. Scrivo con un profilo non personale. Ringrazio per aver diffuso la notizia perché solo così possiamo “spaventare” tutti e solo la paura può innescare un processo di attiva prevenzione da parte di tutti. Abbiamo agito in solo 7 min tra massaggio, insufflazioni e defibrillatore, prima che arrivasse l’ambulanza.
Ma vi garantisco che ancora oggi facciamo fatica a riprenderci da quel brutto momento e non mi spiego neanche io quale grande forza ci ha guidati e quale grande lucidità. Ringrazio tutti i docenti e i collaboratori della scuola per la sinergia degli interventi. Ringrazio sicuramente chi ci ha donato il defibrillatore, ma vi dico anche che le risorse finanziarie nella scuola sono molto esigue per poter garantire la presenza di macchinari sofisticati come quello che ho usato. Ho in tutto 8 plessi scolastici e il defibrillatore è presente in uno solo.
Dopo l’evento, i genitori e i docenti degli altri plessi si stanno prodigando per l’acquisto di un defibrillatore in ogni plesso. Spero in questa grande impresa. Sensibilizzate ovunque perché la sicurezza nelle scuole è fondamentale, più importante di finanziamenti diretti alla pitturazione dei locali interni. Sollecitate le istituzioni scolastiche per i sopralluoghi continui nelle scuole e per interventi corretti, diretti e concreti su ogni aspetto della sicurezza nelle scuole, dai solai al primo soccorso, dagli impianti alla manutenzione ordinaria.
Vi assicuro che l’attenzione dei dirigenti scolastici come me per la sicurezza è sempre molto alta, ma la nostra voce rimane spesso inascoltata se non… Talune volte anche derisa. Servono finanziamenti dallo Stato, ma anche quelli che arrivano agli enti locali vanno spesi bene e per la sicurezza delle scuole perché nelle scuole i vostri figli trascorrono gran parte del loro tempo.
Le trasmissioni televisive e i giornali parlassero di più di queste carenze e gli enti non scolastici e privati investissero per il raggiungimento di questi risultati piuttosto che per altre futili inutili cose. Ora tutti noi, tutto il mio istituto si stringe intorno alla famiglia del piccolo affinché possa tornare presto ad occupare il suo meritato posto a scuola. Sono speranzoso, sono ottimista. Lo riabbraceremo molto presto. Con grande attenzione agli aspetti della sicurezza nelle scuole».