Crisi politica a Francavilla, entro lunedì la nuova giunta – Tutti i nomi e le strategie

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Quando, come in questo caso, le crisi politico-amministrative tardano a trovare uno sbocco – sia nella direzione della irreversibilità, sia in quella della ripartenza – è normale, quasi fisiologico, che ci si sbilanci in ipotesi che spesso hanno, peraltro, un fondo di verità. Così, fintanto che non si avranno certezze, non resta che fantasticare, ma mica poi tanto. Ieri, per esempio, il Partito democratico ha confermato l’idea dell’allargamento ad Area popolare (ex Nuovo centrodestra) e quella del rientro di Sinistra ecologia libertà, si dice con priorità accordata ai primi sui secondi: nel senso che, di fronte a un aut aut, si preferirebbe Ap a Sel. Non si discute più di Rifondazione comunista, che non ha mosso alcun passo indietro: in questo caso, le condizioni erano, sono e resteranno due, ossia il ritiro del bando ex Cerin e il “no” al cambio di maggioranza. Stasera, come comunicato, il Pd incontrerà Sel e Noi ci siamo per discutere i termini di una pacificazione.

Concetta Somma
Concetta Somma

Si mormora poi che, dopo l’addio forzato da parte dell’ex vicesindaco Gerardo Trisolino, per Sel sul piatto potrebbe esserci un altro assessorato di area sui tre oggi disponibili. E in quest’ottica circola, ormai da giorni, il nome di Concetta Somma, sindacalista di lungo corso ed ex assessore provinciale nella giunta guidata Michele Errico. Degli altri due posti nell’esecutivo, uno spetterebbe per forza di cose ad Area popolare ed è già prenotato dal capogruppo Luigi Galiano, cui andrebbero anche i galloni di vice primo cittadinoSull’altro, anche alla luce delle trattative ancora aperte con Sel, non ci sono certezze. Tre, probabilmente, le strade: quella più percorribile conduce a una figura concordata tra Pd e Ap; quella intermedia, a un nome in quota Pd; quella più improbabile, a un altro uomo – più realisticamente donna – in quota Sel. Una quarta via, specie nel caso di definitivo abbandono da parte di Sel, sarebbe costituita dalla concessione di un altro assessorato ad Ap.

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L’avvocato Donato Manelli

Caso, quest’ultimo, che potrebbe condurre alla corte di Bruno, oltre che Dario Mancino (che surrogherà Galiano) e Giuseppe Cavallo, anche Oronzo Incalza (il cui apporto è tuttora in discussione) che ha già messo in circolo il nome dell’avvocato Donato Manelli. Questi è, tra le altre cose, collega di studio e amico di Antonio Andrisano, consigliere comunale di Forza Italia. Tanto che qualcuno ha ipotizzato potesse esserci il suo zampino dietro questa operazione, ma il diretto interessato smentisce categoricamente, da un lato esaltando il profilo professionale e personale di Manelli, dall’altro assicurandosi disinteressato alle vicende e alle vicissitudini amministrative della passata e della eventuale futura amministrazione Bruno. Ma con Manelli sorgerebbe il problema delle quote rosa.

Se, invece, Sel sostituisse la pregiudiziale posta nei confronti di Ap e facesse il colpaccio ottenendo un secondo assessorato (oltre a quello di area, che dovrebbe essere appannaggio della Somma), non si escluderebbe un ritorno in auge di Trisolino, adeguatosi con rammarico alle direttive di un partito al quale si era dichiarato prossimo ma del quale – come da lui stesso specificato – da uomo libero, non ha mai preso la tessera.

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Il gruppo consiliare di Area popolare al completo in compagnia del segretario provinciale Ciro Argese e di quello francavillese Mimmo Bianco

Ma davanti a uno scenario come questo, ci sarebbe poi da fare i conti con Ap, il cui segretario Mimmo Bianco non è disposto a cedere di un centimetro: «Nulla da dire sul tentativo di cercare di garantire la maggiore stabilità possibile a un’ipotetica maggioranza, ma di certo si deve tenere nella dovuta considerazione il reale peso delle forze politiche in gioco tenendo bene a mente che ce n’è una (Sel, Ndr) che in un primo momento ha accampato motivazioni di carattere ideologico sia su quel famoso bando che sul nostro partito, ma che oggi potrebbe capitolare barattando una appoggio per una poltrona in più».

In quanto alle presunte questioni interne ad Ap, Bianco chiarisce: «Credo che alla fine ciascuno di noi penserà a fare gli interessi del partito e, nel caso, della città con quel senso di responsabilità, quella coerenza e quel buonsenso che sono propri di noi tutti e colonna portante del nostro stesso partito nel quale, com’è giusto che sia, albergano più anime».

Com’è che andranno le cose, lo si saprà comunque tra qualche ora. Difficile che le dimissioni del sindaco diventino irrevocabili. Lo stesso Bruno ha detto ai suoi che entro lunedì intende che sia tutto risolto: ha un importante incontro con il prefetto di Brindisi, Nicola Prete, e in quell’occasione vorrebbe presentarsi non da sindaco dimissionario e da presidente della Provincia in bilico, bensì con indosso tutte le mostrine di cui può fregiarsi, quelle conquistate sul campo appena lo scorso anno.

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