Sono stati concessi i domiciliari al 57enne Francesco De Sario, arrestato sabato scorso dalla polizia con l’accusa di omicidio colposo plurimo a seguito dell’incidente avvenuto poco dopo le 15 lungo la statale 379 Brindisi-Fasano, altezza di Torre Spaccata, in cui hanno perso la vita cinque persone. L’uomo, assistito dalla figlia-avvocato Carolina De Sario, è stato interrogato in carcere per la convalida dell’arresto dal gip del Tribunale di Brindisi Maurizio Saso, cui ha ripetuto la stessa versione che aveva fornito alle forze dell’ordine e al pm Luca Buccheri. E cioè che una Opel di colore giallo che precedeva il suo autotreno (con due cisterne cariche di olio d’oliva) ha inchiodato all’improvviso dando il “la” a quel sinistro che di lì a poco avrebbe assunto i contorni di una tragedia.
A morire, chi sul colpo, chi in ospedale: il 71enne Vito Muscatello, la moglie 74enne Rosa Minerba, la cognata Anna Maria Minerba, la nipotina Viola Casili di 3 anni , tutti di Tuglie e tutti a bordo di una Opel Zafira, e il 21enne di Fasano Leonardo Orlandino, portiere del Real Paradiso Brindisi, che era alla guida di una Peugeot 107. In ospedale con fratture multiple guaribili in 40 giorni la 45enne Marta Muscatello, figlia di Vito e Rosa Minerba e madre di Viola (figlia del consigliere regionale M5S Cristian Casili). Illesi gli occupanti una Opel Corsa, terza auto coinvolta.
De Sario, sottoposto agli esami alcolemici e tossicologici, è risultato negativo a entrambi e ora, dopo quattro giorni nella casa circondariale, è potuto tornare a casa. Oltre che l’omicidio colposo, gli è stata contestato l’eccesso di velocità: il mezzo pesante da lui guidato viaggiava al di sopra dei limiti consentiti.