Quando ha visto i poliziotti, sua madre ha cercato di nascondere qualcosa negli slip: la 24enne T.M., di nazionalità albanese, è stata denunciata. Lei e il fratello erano stati fermati a Carovigno dagli agenti delle Volanti in forza al commissariato di Ostuni, guidati dal dirigente Gianni Albano, nel corso di un normale controllo della circolazione stradale. Nel tentativo di identificare 24enne qualcosa non è tornato poiché ella ha dichiarato di non avere con sé i documenti, ma di averli dimenticati a casa. Insospettitisi, i componenti la pattuglia hanno optato per una perquisizione domiciliare e nell’abitazione si sono imbattuti nella madre e in una sorella minore. A un certo punto, la genitrice ha infilato qualcosa nei pantaloni, che si è poi scoperto essere un documento d’identità greco con le generalità della figlia ma con un’anagrafica che non coincideva con i documenti albanesi (passaporto e patente di guida) – risultati validi – rinvenuti all’interno dello stesso appartamento. Una volta in commissariato, la giovane ha dichiarato di aver acquistato per 600 euro in Grecia il documento identificativo fasullo che le avrebbe consentito di restare in Italia oltre i tre mesi contemplati dal suo visto turistico. Denunciata a piede libero., sarà chiamata a rispondere di possesso e fabbricazione di documenti falsi e di ricettazione della carta d’identità contraffatta, sequestrata. La sua posizione sarà inoltre segnalata all’Ufficio immigrazione presso la Questura di Brindisi.
Maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata, 45enne condannato a quasi 8 anni: in carcere
Nella giornata odierna i carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di