I carabinieri in campo contro le truffe, marescialli negli uffici postali: ecco i loro consigli

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I carabinieri dipendenti dal comando provinciale di Brindisi sono scesi in campo contro le truffe, sempre più frequenti in questo periodo: i marescialli di tutte le stazioni del Brindisino si sono recati negli uffici postali dove hanno incontrato personalmente gli anziani dispensando loro alcuni pratici suggerimenti. Stessa cosa è stata fatta in tutte le chiese, dove i parroci hanno – al termine delle celebrazioni – letto una sorta di agile vademecum ai fedeli: non aprire la porta agli sconosciuti e, comunque, nei casi dubbi richiedere l’intervento dell’Arma; non consegnare mai somme di denaro: nessun ente pubblico o privato manda proprio personale a domicilio per ritirare denaro; nell’ipotesi si venga avvicinati per strada da persone che si qualificano come carabinieri o appartenenti ad altre forze di polizia, fare attenzione al tipo di divisa indossata e, al minimo sospetto, contattare il 112 oppure il numero della stazione carabinieri più vicina; non dire mai – nella maniera più assoluta – che si è in possesso di denaro in casa, né fare riferimento alla titolarità di libretti postali, conti correnti, ecc.

L’impegno della Benemerita contro frodi e raggiri si esplica anche attraverso l’opera di sensibilizzazione dell’Associazione nazionale carabinieri in comngedo, dei patronati e dei circoli.

«Bungiorno signora, sono l’avvocato Tizio e chiamo dalla Stazione Carabinieri di… Mi trovo con sua figlia che è stata trovata senza assicurazione dell’auto…».

Con una telefonata del genere può iniziare una truffa nei confronti soprattutto di anziani che, colti di sorpresa, finiscono spesso per essere raggirati da “professionisti” i quali sanno quali corde andare a “toccare”; conoscono bene le dinamiche familiari e, simulando situazioni apparentemente reali, riescono a creare un vero e proprio stato di ansia e preoccupazione. Alla telefonata segue, di norma, presso la casa delle vittime designate, la visita di “emissari” – solitamente eleganti e garbati – i quali, parlando per nome e per conto di avvocati, amici, carabinieri, ecc., con articolati e convincenti discorsi, riescono il più delle volte a farsi consegnare dalle vittime somme di denaro anche consistenti.

È appunto per questo che il comando provinciale carabinieri di Brindisi ha lanciato in queste ultime settimane un’ampia e capillare campagna sociale per mettere in guardia i cittadini – in particolar modo quelli delle fasce di età più a rischio – sui pericoli derivanti dai raggiri posti in essere da finti carabinieri o altri rappresentanti delle forze di polizia.

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