Oria, chiedono soldi per l’Oratorio Sing: “Attenti, non siamo noi”


Bussano alle porte, citofonano, si presentano come volontari dell’Oratorio Sing e per conto di questo chiedono un contributo economico. Spesso, pare, ottenendolo. Peccato però che di questa improvvisa e improvvisata raccolta fondi per le strade di Oria l’associazione in questione non sappia assolutamente nulla. Né abbia idea di chi siano questi fantomatici “volontari” e che fine facciano i soldi raccolti. A denunciarlo, invitando i cittadini a stare in guardia dal raggiro in corso, è lo stesso presidente dell’associazione Federica Caniglia. (scorri verso il basso per continuare a leggere l’articolo)

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“In questi giorni – fa sapere – siamo stati contattati da cittadini oritani i quali, con affetto, asserivano di aver donato denaro ad alcuni individui che, a nome dell’oratorio, chiedevano offerte porta a porta. Informiamo tutti i cittadini che l’oratorio non ha autorizzato alcuna campagna di raccolta fondi porta a porta. L’unico momento deputato alla raccolta fondi è denominato ‘un fiore per l’oratorio’ e si svolge il 20 dicembre con volontari dell’oratorio facilmente riconoscibili dai segni distintivi del medesimo sodalizio”.

BANNERINO-copia9Non solo: “Nel momento – prosegue Caniglia – in cui si decide di aderire alla raccolta fondi, l’oratorio rilascia regolare ricevuta fiscale che, evidentemente, detti individui non rilasciano porta a porta”. Quindi: “Per i motivi appena esposti si prega di non versare alcun contributo nelle mani di pseudo volontari non autorizzati della nostra organizzazione di volontariato”.

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