L’hanno bersagliata con sei colpi di fucile caricato a pallettoni. Tutti andati a segno. Nel mirino, l’auto del noto avvocato di Oria e giudice onorario a Taranto Giovanni Pomarico, vittima nella notte di un vero e proprio atto intimidatorio avvenuto nella sua villa in campagna, in contrada Maggiannulo, lungo la strada che collega Oria al santuario dei santi Cosimo e Damiano.
Chi ha agito, stando a quanto appreso, lo ha fatto rimanendo all’esterno del muro perimetrale che cinge l’abitazione, sparando attraverso la cancellata d’ingresso. L’auto, un suv Volkswagen Tiguan, era parcheggiata in cortile. Appostato oltre il cancello, chi imbracciava il fucile ha premuto il grilletto colpendo la vettura per ben sei volte, centrandola lungo la fiancata sinistra e crivellando la carrozzeria oltre che i cristalli, mandati in frantumi.
A denunciare ai carabinieri l’accaduto è stato lo stesso legale. Pomarico sembra non si fosse accorto di nulla, avrebbe riferito di non aver udito alcuno sparo. Poi, questa mattina, la scoperta. Sul caso stanno ora indagando i carabinieri della stazione di Oria, coordinati dal comandante, il luogotenente Roberto Borrello.
Ignoto il movente del gesto. Difficile escludere alcuna pista. La più battuta sembra essere quella professionale: qualche sentenza non andata giù a qualcuno, o altro. Certo è che chi ha agito sapeva perfettamente dove trovare l’avvocato, giudice e presidente della Pro Loco di Oria. E conosceva la sua auto, acquistata appena un anno fa.