Oria, Filotico dopo le dimissioni del segretario: «Ora rilancio del Pd, finora gestione personalistica»

Salvatore "Titti" Filotico
Salvatore “Titti” Filotico

Qui di seguito una lettera del tesserato Pd Salvatore “Titti” Filotico che scrive al segretario dimissionario del circolo di Oria, Claudio Zanzarelli, al direttivo dello stesso circolo, al segretario provinciale del partito, Maurizio Bruno, e al direttivo provinciale democratico:

Per quanto mi riguarda ritengo doveroso rispondere alla lettera di dimissioni inviata per conoscenza anche a me dal segretario uscente Ing. Claudio Zanzarelli.

Ritengo sia un dovere oer i seguenti motivi:
• Per l’attenzione che Claudio ha sempre rivolto alle mie critiche e per un fatto di cortesia;

• Per l’importanza che il fatto riveste per la vita del partito e per le conseguenze che tali dimissioni comportano e che aprono scenari del tutto nuovi che personalmente ritengo un’opportunità di rinascita per questa sezione;

• Per dare seguito alle critiche politiche da me sempre avanzate apertamente verso la gestione politica del partito da parte del segretario uscente;

• Per continuare a manifestare il mio attaccamento al partito ed a questa sezione pur non condividendo alcune scelte del segretario nazionale e del segretario cittadino: ritengo la partecipazione e l’impegno civile e politico un dovere per tutti noi, anche nell’attuale situazione di difficoltà personale a muovermi per le vicende sanitarie che mi affliggono.

Fatte queste dovute premesse entro nel merito del comunicato:

– Proprio perché il mandato è stato democraticamente conferito, altrettanto democraticamente il segretario uscente ed il direttivo dimezzato sanno che , anche a termini di statuto, le decisioni di carattere politico ed organizzativo vanno sottoposte al vaglio dell’assemblea degli iscritti. Ancor più se parliamo di dimissioni e di linea politica da seguire durante le elezioni e su votazioni in Consiglio comunale determinanti ed impegnative per la vita del partito. Ricordo, poi, al segretario uscente che il ruolo di un segretario è di garanzia non solo per le maggioranze ma anche e soprattutto per le minoranze. Ricordo altresì all’ing. Zanzarelli che il direttivo non mi risulta sia stato convocato per discutere delle dimissioni e, se lo è stato, ha visto la presenza esclusiva di una “pretesa” maggioranza.

– Non mi pare che la “riflessione” del segretario uscente sia stata così sofferta e lunga considerato che sinora e sin dalle elezioni amministrative (al ballottaggio) ha appoggiato apertamente questa maggioranza con una scelta mai discussa nel partito. Prova ne sia la sua astensione durante le votazioni nell’ultimo Consiglio Comunale e nei precedenti. E voglio attenermi ai fatti perché non voglio dar credito ai ripetuti e numerosi “rumori” di piazza e nei media sulle pressioni verso il Sindaco per ottenere nomine assessorili.

– Pregherei l’ing. Zanzarelli di documentare cortesemente le ”numerose attività socio politiche svolte” (specie quel “socio” mi fa sorridere e molto). A me risulta che le ultime attività politiche svolte dal segretario siano riferite ai tempi in cui militava nella maggioranza passata e, meritoriamente, presentò alcune iniziative pubblicamente. Dalla caduta dell’Amministrazione Pomarico ad oggi non mi risultano iniziative pubbliche e di partito se non per presentare scelte prese in un direttivo dimezzato escludendo la minoranza. Ricordo a me stesso ed al segretario che l’anno scorso per ottenere la tessera ho dovuto faticare non poco, rivolgendomi anche al segretario provinciale e che finalmente, ne do atto, l’ing. Zanzarelli venne personalmente a consegnarmela a casa (cosa della quale lo ringrazio). Nessuna festa o iniziativa per il tesseramento. E non parlo delle vicende del tesseramento di quest’anno per il quale Zanzarelli tende ad addossare la colpa al segretario provinciale dimenticandosi le vicende che hanno portato alla situazione attuale. Quanto dice che il circolo, che io ostinatamente continuo a chiamare sezione, sia attivo bastano i fatti a smentire questa affermazione. Gli unici segni di vita attiva riguardano scelte mai condivise e mai discusse con i tesserati.

– Per ciò che concerne “gli eventi che hanno aggredito (sic) la credibilità del PD” mi pare che il segretario uscente stia rovesciando i fatti. Forse Zanzarelli dimentica di essere stato egli stesso con parte del suo direttivo azzoppato a scegliere di appoggiare, contro la linea nazionale, regionale e provinciale del PD, per puro e mero calcolo elettorale e pur non essendogli stato richiesto da nessuno, una maggioranza di centrodestra. Ponendosi, in tal modo, contro le direttive e le scelte nazionali. Queste vicende portarono, glielo ricordo se lo ha dimenticato, legittimamente al commissariamento, dal quale si è salvato per superiori interventi “romani”.

– Scrive, poi: “ Ammetto, comunque, con amarezza, pur avendoci provato, di non essere stato capace di rappresentare le diverse anime del circolo PD di Oria “Bene , do atto dell’onestà di ammettere il proprio fallimento: ma allora perché non dimettersi prima di fare scelte che  quelle sì, ledono l’immagine del partito e che sono funzionali a logiche personalistiche? Cerca, però, successivamente di addossare la colpa ad una parte del partito dimenticandosi che le situazioni di difficoltà comunicative in una logica di dinamica di gruppo non nascono mai per mera colpa di una sola parte ma hanno origine in comportamenti e scelte che stanno sempre da ambedue le parti. Un po’ di sana autocritica non guasterebbe o devo ricordare al segretario le crepe aperte con l’allora segretario dott. Perrucci quando con pervicace ostinazione ci si rifiutò di portare in direttivo decisioni importanti prese in Giunta?

O si dimenticano le serrature cambiate per non far svolgere riunioni diminoranza? O devo ricordare quel “siete fuori dal partito” rivolto a dirigenti e tesserati rei, a suo dire, di non voler appoggiare al ballottaggio una scelta scellerata perpetrata dal segretario uscente che ha portato me e tanti altri a prendere le distanze da questa sezione sinora diretta dal segretario uscente e non dal Pd (questo sia chiaro a tutti)?

– Il problema, caro Claudio Zanzarelli, non è che noi ci siamo allontanati dal PD, ma è esattamente vero il contrario: con le tue scelte, siete tu e quella parte del direttivo che le ha avallate ad esservi allontanati dallo spirito e dai valori fondanti del PD. Noi ci siamo sempre stati e ci rimaniamo. Siete voi a remare “in direzione ostinata e contraria”.

– Infine, è stupefacente l’invito a seguire il tuo esempio! Quale?

Un caro saluto,

Salvatore Filotico

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