Un nuovo gruppo in Consiglio e due assessori. Questo l’obiettivo che starebbero perseguendo alcuni consiglieri comunali. Il condizionale è d’obbligo, ma le dimissioni da segretario del Pd rassegnate da Claudio Zanzarelli (che siede anche nelle assise) danno conferma ai rumors che da qualche giorno circolano con sempre maggiore insistenza.
In particolare, a questo progetto starebbero lavorando Toni Fullone e Antonio Micelli (Movimento Regione Salento) da una parte, lo stesso Zanzarelli e Domenico D’Ippolito (primo dei non eletti in quota Pd) dall’altra.
I quattro si potrebbero in sostanza spogliare delle sigle sotto le quali si sono finora mossi per accamparsi sotto un nuovo soggetto per il quale – stando sempre alle indiscrezioni trapelate – sarebbe già stato scelto il nome: «Gli amici di Emiliano», con Emiliano che è ovviamente il presidente della Regione Puglia.
Lo sbocco finale del progetto sarebbe la conquista di due dei cinque assessorati totali, uno dei quali potrebbe spettare a Zanzarelli (già assessore ai tempi dell’amministrazione guidata da Cosimo Pomarico) con D’Ippolito che subentrerebbe proprio a quest’ultimo in Consiglio. Un altro assessorato potrebbe poi spettare al duo Fullone-Micelli. Se andasse in porto, l’operazione “Gli amici di Emiliano” porterebbe infatti alla formazione di un gruppo consiliare importante almeno quanto quello di “Uniti con Ferretti”, che vanta a sua volta tre elementi.
Nel corso della conferenza stampa tenuta oggi proprio da Zanzarelli, gli abbiamo rivolto una domanda proprio circa la probabilità e l’opportunità di un suo ingresso in giunta. Questa la sua risposta: «Se il sindaco mi chiedesse di fare l’assessore – ha detto onestamente l’ex segretario – io mi auguro di poter venire in questo circolo e di poterne parlare con l’intera assemblea come finora si è sempre fatto: la verità è che, fino al Consiglio di lunedì scorso in cui è stato il contrario, finora ho notato da parte dell’opposizione un inspiegabile ostruzionismo nei miei confronti, mentre da parte della maggioranza una spiccata disponibilità a dialogare».
«Qualora un domani dovesse presentarsi questo scenario – ha aggiunto – sarebbe la maggioranza ad allargare a noi, non il Pd a convergere nel centrodestra, che per inciso ha con il programma da me presentato in campagna elettorale molti punti comuni, come per esempio quello di non far pagare il suolo pubblico alle attività commerciali».
Riguardo l’ipotesi della nascita di un nuovo gruppo consiliare con all’interno, oltre a lui, Fullone e Micelli, Zanzarelli l’ha escluso: «Càpita di incontrarsi, di scambiare due chiacchiere, anche su temi politici, ma questo non vuol dire che ci sia qualcosa sotto: io trovo, e parlo in generale, che il sindaco debba dare il giusto peso ai consiglieri comunali ed evitare che si verifichi quel correntismo in Consiglio di cui è sostanzialmente rimasto vittima il suo predecessore Pomarico».