Un commando incappucciato e persino una pala meccanica per depredare una colonnina del self-service. Ma non è bastato. L’ennesimo assalto all’area di rifornimento Erg in via Latiano, a Oria, è andato in scena nelle prime ore del mattino di oggi. Erano le 3 circa quando è stata notata aggirarsi per la città una pala meccanica trainata da una Jeep. Jeep con quattro uomini a bordo – volto coperto da passamontagna – e pala meccanica si dirigevano in via Latiano verso il bersaglio designato, il solito.
Abbattere la colonnina con all’interno i contanti è stato un attimo, questione di secondi nonostante – sulla scorta di passate esperienze – la compagnia petrolifera avesse finanziato l’installazione di massicce sbarre protettive tutt’intorno. Sbarre in acciaio che sono state facilmente piegate dalla potenza del mezzo da lavoro. È stato sufficiente spingere posizionarlo e quindi spingere in avanti la leva che azione ol braccio meccanico.
A quel punto, tolta di torno la pala, i ladri hanno caricato nella Jeep la colonnina per darsi alla fuga, ma sono stati intercettati da una gazzella dei carabinieri.
Ne è scaturito uno spettacolare inseguimento in direzione Latiano, dove però i fuggitivi si sono in un primo momento dispersi tra le campagne, dove hanno cambiato auto: abbandonato il fuoristrada, sono montati su una station wagon, nello specifico un’Audi A6 di colore scuro.
Ciò, probabilmente per aggirare la nota di ricerca nel frattempo diramata dagli uomini dell’Arma. Questi ultimi sono riusciti a individuare la Jeep e hanno notato che, nella concitazione della fuga, i quattro avevano deciso di disfarsi della colonnina self-service e, con essa anche del bottino contenuto all’interno, che ammontava a circa 10mila euro.
Ora, grazie anche all’ausilio delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori – in forza alla compagnia di Francavilla e alla stazione di Oria – provano a risalire all’identità degli autori del colpo, fallito grazie al loro pronto intervento.
Non il primo, ma il terzo nel giro di pochi mesi, ai danni della stessa area di servizio. Stavolta però il gestore ha riavuto la refurtiva.
Tuttora ricercato, invece, il quartetto che alla fine si è dato alla fuga a piedi dopo essere stato intercettato dall’auto di servizio del Norm della Città degli Imperiali.