Che anno scolastico è senza la giornata dell’arte, uno degli appuntamenti tipici di primavera per gli studenti? Tradizionalmente, una giornata fuori dai banchi e quindi anche dagli schemi della scuola convenzionale, all’insegna della libertà di pensiero ed espressione: figurativa, musicale, letteraria, insomma, artistica. Contro questa ipotesi, quella di perdere la giornata dell’arte, sono scesi in strada gli studenti delle superiori di Francavilla, sfilando in corte e intonando slogan contro chi pensa che la giornata dell’arte sia solo una perdita di tempo o l’occasione per saltare le lezioni. Niente di più sbagliato, a dire degli studenti, che hanno organizzato la più classica delle manifestazioni di protesta studentesca per non perdere in prima persona, in questo e nei prossimi anni, un’importante occasione di crescita culturale e di socializzazione. «La giornata dell’arte non si tocca», il concetto espresso fortemente e chiaramente da centinaia di studenti. La scuola, lo sviluppo della personalità, oltre a quello del sapere, non può contemplare soltanto ore di apprendimento passivo, compiti in classe e interrogazioni. Richiede anche altro, a volte soprattutto altro. Difficile, ottusità a parte, non essere d’accordo.