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Francavilla, Sel: «Condanniamo il caporalato: donne e uomini come bestie per 3-4 euro l’ora»

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Si riceve e pubblica:

Sinistra Ecologia e Libertà di Francavilla Fontana condanna fermamente il caporalato e ogni forma di sfruttamento dei lavoratori delle campagne.

Dal momento che il fenomeno sta nuovamente assumendo dimensioni macroscopiche, SEL esorta tutte le organizzazioni politiche e sindacali a non abbassare la guardia e a contrastare in tutti i modi ogni forma illecita di reclutamento della manodopera agricola.

L’appello è rivolto anche alle forze dell’ordine, che sono invitate a intensificare i controlli notturni dei pullman che trasportano (ma sarebbe preferibile dire deportano) i nostri lavoratori nei campi di località distanti decine e decine di chilometri dal luogo di residenza.

I recenti servizi televisivi sul caporalato, trasmessi dalle reti nazionali della Rai, e le morti bianche nei campi che si sono registrate in Puglia nelle ultime settimane sono il campanello d’allarme di un fenomeno antico che riemerge in forma violenta e intollerabile.

Dobbiamo respingere con fermezza l’idea che Francavilla possa ritornare ad essere la capitale del caporalato nell’Alto Salento. È dovere prioritario dell’amministrazione comunale, delle forze democratiche e delle organizzazioni sindacali avviare nuove strategie per tutelare la dignità e le condizioni di lavoro dei nostri braccianti.

Centinaia di donne e uomini, di ogni età ma con una preponderanza di giovani, ogni notte vengono avviati nei campi del tarantino o del barese in condizioni spesso disumane, costretti a giornate lavorative che si prolungano fino a 10 ore e oltre per un salario che raggiunge a malapena 30-40 euro al giorno. Il che significa una media di 3-4 euro a ora. Mentre le buste-paga riportano ben altre cifre.

Ognuno deve dunque sentirsi impegnato in prima linea nella lotta all’illegalità e alla violazione delle norme che regolano i rapporti di lavoro. È intollerabile rassegnarsi al ricatto occupazionale: l’alternativa alla disoccupazione e al precariato non deve e non può essere il caporalato o la morte nei campi.

Domenico Magliola, segretario cittadino Sel
Domenico Magliola, segretario cittadino Sel

SEL manifesta pertanto la sua grande preoccupazione per un fenomeno che va assolutamente condannato e che ci riporta indietro di molti decenni, in epoche in cui i diritti dei braccianti venivano calpestati ovunque.

Ora è giunto il momento di rinnovare il patto di solidarietà con questi lavoratori, come negli anni delle grandi lotte per la conquista e la tutela dei diritti per i braccianti delle nostre campagne.

La segreteria di Sel di Francavilla Fontana

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