Francavilla, approvato il bilancio: “Stiamo cambiando la città”. “Non è vero”

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Di resistenza, piatto, buono, senz’anima, vuoto, di cambiamento, positivo, negativo, indecifrabile, ragionieristico, copia-incolla, deludente, virtuoso allo stato dell’arte, dignitoso, di casta, di sviluppo. Sono alcuni dei “marchi” cui hanno fatto ricorso i consiglieri comunali di Francavilla Fontana per riassumere il proprio giudizio sul bilancio di previsione 2015 proposto dall’amministrazione Bruno, discusso questa mattina in aula e approvato nel primo pomeriggio a maggioranza dei presenti. Il disco verde è arrivato dopo ore di discussione con rari sprazzi di nervosismo, ma non priva di polemiche anche aspre. Il provvedimento approvato quest’oggi è l’atto principe di una qualunque amministrazione comunale, il più importante, col quale si decide a chi dare i soldi e da chi prenderli.

Per la maggioranza a sostegno del sindaco Maurizio Bruno questa amministrazione può appuntarsi al petto la medaglia di maggior valore: non aver innalzato le tasse nonostante la crisi, nonostante i tagli ai trasferimenti vibrati dal governo centrale (ben 6 milioni di euro dati da Roma a Francavilla in meno negli ultimi 5 anni), nonostante la massiccia evasione fiscale dei francavillesi sui balzelli comunali. Per le opposizioni, neanche a dirlo, il provvedimento è da bocciare su tutta la linea: perché non cambia nulla, perché alza le tasse, perché non mantiene le promesse fatte in campagna elettorale.

Le prime schermaglie fra giunta e minoranza sono arrivate subito dopo la lettura della relazione data dall’assessore al ramo Maria Rizzo. E sono state polemiche incentrate sul “metodo” e sui tempi. Le opposizioni hanno infatti contestato di aver ricevuto tardi la documentazione, ma anche di non aver visto quel coinvolgimento degli attori sociali, economici e degli stessi cittadini, quella partecipazione tanto sbandierata e a loro dire mai realizzata. Poi la discussione è entrata nel vivo con gli interventi dei consiglieri dei diversi gruppi politici presenti nelle Assise.

Domenico Attanasi
Domenico Attanasi

Duro l’ex sfidante alla fascia tricolore di Maurizio Bruno, Domenico Attanasi: “Questo bilancio – ha accusato – non ha alcuna visione strategica della città. E’ solo un documento ragionieristico, privo di ambizioni e con solo qualche spot, frutto di un’amministrazione che accetta i problemi e li asseconda senza affrontarli. Come i 708mila euro previsti per l’illuminazione pubblica. Perché dobbiamo accettare di pagare una cifra così esosa? Dove sono le idee e i fatti per ridurla? Dov’è il cambiamento?”.

Giovanni Capuano
Giovanni Capuano

Quesiti che ha sollevato anche il consigliere della Puglia prima di tutto Giovanni Capuano, che fa le pulci all’atto contabile, evidenziando come i dati in esso riportati smentiscano il presunto mancato innalzamento delle tasse: “La pressione tributaria – dice – è passata dai 463 punti del 2013 ai 517 punti di quest’anno. A fronte della riduzione dei trasferimenti statali non è stato fatto nulla per intercettare quelli europei. Si parlava mesi fa di sportello Europa. Mi chiedo che fine abbia fatto”.

Antonio Camarda
Antonio Camarda

Critiche, edulcorate dal termine “suggerimenti”, giungono anche dai banchi della maggioranza, ma da un solo scranno: quello del consigliere di Noi Ci Siamo Antonio Camarda, che ha sollevato perplessità su una quantità piuttosto significativa di punti. E la prima perplessità ha riguardato la mancata partecipazione della città alla stesura del bilancio: “Ho visto che sono stati previsti 1.500 euro per il bilancio partecipato, eppure non vi è stata alcuna partecipazione. Speriamo nell’anno prossimo”. E poi i capitoli più controversi: “Non possiamo non avere un ufficio legale, visto che questi incarichi costano 175mila euro all’anno. E sul contenzioso dobbiamo fare qualcosa: 795mila euro per i soliti incidenti stradali è una cifra insostenibile. Che fine ha fatto il bando per gli investiagori privati?”.

Camarda ha quindi puntato il dito sul nodo trasporto pubblico: “I bus sono vuoti. Dobbiamo educare, ancora con due mesi di trasporto gratuito, i cittadini all’uso dei mezzi pubblici”. Il consigliere di Noi Ci Siamo ha quindi lamentato l’assenza di risorse per la zona industriale, ma anche lo stanziamento di mille euro per il corteo storico, sparito da tempo; gli 8mila euro per i bagni pubblici: “Quali?”; la mancanza di una politica per l’efficentamento energetico degli edifici pubblici; l’assenza di una comunicazione istituzionale che ponga fine “all’uso personalistico di Facebook”. Una raffica di accuse, di critiche che Camarda ha chiuso con un voto comunque favorevole, ma definito “di fiducia”. A buon intenditor, poche parole.

Emanuele Modugno
Emanuele Modugno

Hanno invece difeso a spada tratta il bilancio 2015 tutti gli altri consiglieri di maggioranza. Anche Emanuele Modugno, spirito notoriamente libero, per nulla intenzionato a intralciare il cammino dell’amministrazione Bruno proprio mentre “sta prendendo la rincorsa”. Lui ha preferito puntare i riflettori su problemi annosi di ogni amministrazione, non più sopportabili, come i 7 milioni di euro spesi ogni anno dai francavillesi per i rifiuti, o quell’evasione fiscale da 450mila euro che ricade sulle teste di chi le tasse già le paga.

Fabio Zecchino
Fabio Zecchino

Fabio Zecchino (Pd) ha sottolineato come l’amministrazione Bruno, nonostante i milioni di euro tagliati dal governo centrale, sia riuscita a non inasprire la pressione fiscale: “Non abbiamo aumentato Tasi, Tosap, Imu, nulla. Solo la Tari del 15 percento, che non è ovviamente dovuto a una nostra volontà, ma a un’evasione fiscale giunta al 30 percento”. A difesa dell’operato dell’amministrazione Bruno si è schierato Raffaele Pappadà, che ha tessuto le lodi in particolare dell’assessore Annamaria Padula: “Facile – ha detto – organizzare grossi eventi con balli o sagre della polpetta. Ma gli effetti di queste iniziative si esauriscono nel giorno stesso in cui si realizzano. Le iniziative culturali volute dall’assessore Padula invece formano le future generazioni. E fra 10 o 20 anni parleremo tutti di questo assessorato ricordandolo come uno dei migliori”.

Luigi Galiano
Luigi Galiano

Ma le argomentazioni sollevate dalla maggioranza non hanno convinto le minoranze. Il consigliere di Ncd Luigi Galiano ha sottolineato l’assenza di interventi decisivi per tenere a bada il contenzioso: “Il Comune deve avere il coraggio di far valere le proprie ragioni”. Così come ha fortemente criticato l’insostenibilità di una situazione che vede l’ufficio personale retto da un dirigente presente solo due volte alla settimana: “E non è una critica alla persona, al professionista, ma al metodo con cui si intende gestire la macchina amministrativa”.

Mimmo Bungaro
Mimmo Bungaro

Mimmo Bungaro (Forza Italia) ha definito il bilancio “indecifrabile” e lanciato strali contro diversi punti ritenuti deboli dell’amministrazione Bruno: dall’assenza di una politica per il turismo alla scarsa attenzione per la villa comunale: “E’ sporchissima, non c’è neanche un cestino”. Per il collega di partito Antonio Andrisano la luna di miele tra il sindaco e i cittadini è finita da un pezzo: “Essere abili comunicatori non basta – ha detto – Questo bilancio è la prova di una gestione che non ha alcuna idea, alcuna visione politica. E’ l’ennesima delusione data a quei francavillesi che hanno creduto nel cambiamento, e il cambiamento lo stanno vedendo solo in peggio”.

Maurizio Bruno
Maurizio Bruno

Poi la parola è passata al sindaco Bruno, che ha espresso tutta la sua soddisfazione per un bilancio che ha soddisfatto l’ambizione più grande: “Non volevamo alzare le tasse e lo abbiamo fatto. Volevamo migliorare i servizi sociali, stare al fianco dei più bisognosi e continuiamo a farlo. Certo non è facile amministrare, e l’ho capito da subito, soprattutto a causa di quel che si trova addentrandosi fra i meandri della macchina burocratica. E’ lì che sto trovando gli ostacoli più grandi, dove devo attendere fino a 4 mesi per ricevere la documentazione richiesta. Ma risolveremo anche questi problemi. Senza favori e senza sconti”. Il voto, infine, non ha riservato sorprese: 15 voti favorevoli, 6 contrari. Nessuna defezione. Disco verde.

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