
Minacciava di saltare giù, di farla finita, brandendo con il corpo proteso oltre la ringhiera del balcone, un coltello nella mano e una pistola giocattolo nell’altra. Addosso aveva gli occhi atterriti e sgomenti della madre, ma anche quelli attenti dei vigili urbani e dei carabinieri giunti sul posto. Fra questi c’era Francesco Lomartire, militare di Oria, intervenuto assieme ai collegi in quella situazione tanto drammatica quanto delicata. Ed è stato proprio lui, il 29enne militare dell’Arma, a mettere in salvo il 22enne aspirante suicida.



Lo ha ghermito per un braccio mentre i colleghi cercavano di ricondurlo alla calma, e lo ha tirato verso di sè, allontanandolo dal balcone. E’ successo tutto questa mattina, attorno a mezzogiorno, in un’abitazione di Santa Reresa di Riva, nella provincia di Messina. La chiamata al 112 è stata fatta dalla madre del 22enne. Suo figlio era lì, sul balcone di casa, armato, e intenzionato a saltare giù. Disperata la donna ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, di chiunque potesse salvare la vita al suo ragazzo.
Sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione, vigili urbani e 118. Alcuni soccorritori sono saliti su, raggiungendo il giovane direttamente in casa. Fra loro Francesco Lomartire. Per diversi minuti i militari hanno cercato di indurlo alla calma, di convincerlo a desistere. E mentre loro parlavano, Lomartire, lentamente, un centimetro la volta, si è avvicinato al 22enne, fino ad averlo a un metro da sé. E con un movimento repentino lo ha afferrato per un braccio e trascinato dentro al di qua della balaustra. Salvandogli la vita. Come già fece con un anno fa con un 84enne intrappolato nella sua casa in fiamme. Ma quella, è un’altra storia.