Oria, la denuncia: «Io, offeso dal palco in piazza col mio stesso microfono»

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«Quello che è successo ieri sera in piazza Manfredi, a Oria, ha dell’incredibile: sono stato offeso dal palco, col microfono e le casse che io stesso avevo fornito agli organizzatori dello spettacolo». Lo denuncia Carlo Patisso, titolare della Cp Allestimenti, riferendosi a un episodio, a suo dire increscioso, che l’ha visto suo malgrado protagonista durante “La notte dei desideri”, organizzata dal locale Archeoclub nell’ambito del cartellone eventi estivo allestito dal Comune.

Ma procediamo per ordine. Tutto filava liscio fino a quando, poco prima delle 23, i proprietari del service non hanno deciso di cominciare a smontare tutto poiché era cominciato a piovere: «Non un dispetto né scarsa volontà di lavorare – assicura Patisso – ma soltanto una questione di sicurezza: i cavi elettrici erano ovviamente posati per terra e, se fossero stati inondati dal flusso dell’acqua che proveniva da via Roma, qualcuno sarebbe potuto, nella peggiore delle ipotesi, addirittura rimanere folgorato».

A quel punto, gli organizzatori hanno chiesto a Patisso se almeno lasciava loro a disposizione un palchetto e due casse. Cosa che, mettendosi a disposizione, ha puntualmente fatto: presi dei cavi asciutti dal deposito, li ha fatti ricollegare dai suoi operai e, complice una pioggia meno fitta, la serata di animazione è ricominciata tranquillamente.

Tutto risolto? Macché, sempre a dire di Patisso: «Non una, ma per ben tre volte gli organizzatori dal mio palco, con le mie casse e il mio microfono hanno ringraziato ironicamente la Cp Allestimenti per aver smontato tutto e per aver, quindi, guastato la festa: una cosa inaudita, anche perché prima avevo anche suggerito di spostare la manifestazione a una data successiva proprio a causa dell’imprevisto meteorologico».

Carlo Patisso, titolare della Cp Allestimenti
Carlo Patisso, titolare della Cp Allestimenti

Una proposta che, però, gli organizzatori hanno rifiutato scegliendo anzi il compromesso del palchetto. Lo stesso palchetto dal quale avrebbero poi rivolto gli “apprezzamenti” nei confronti dell’impresa che, ormai da anni, si occupa di supportare tecnicamente eventi pubblici e privati.

«La mia è un’attività seria – spiega Patisso – tant’è vero che persino gli enti, come in questo caso il Comune di Oria, che ha messo a disposizione service e amplificazione da noi forniti, la scelgono frequentemente per le loro iniziative, ed è per questo che mai e poi mai posso accettare certe critiche ingiuste: avrei dovuto rischiare di perdere 70mila euro di attrezzatura o, soprattutto, rischiare che qualcuno prendesse la corrente?».

L’istinto iniziale è stato quello di sporgere denuncia, ma poi Patisso si è chiarito con il presidente dell’associazione organizzatrice, Barsanofio Chiedi, e sembra averci ripensato: «Il dottor Chiedi si e scusato e, a dirla tutta, non c’entra niente, dato che aveva delegato l’organizzazione dell’evento ad altri soggetti: in attesa che anche questi ultimi mi porgano delle scuse, spero che episodi del genere non si verifichino mai più perché non è giusto criticare sempre e comunque tutto e tutti, nonostante la disponibilità e la professionalità che, anche in questo caso caso specifico, io e i miei collaboratori abbiamo prestato per la buona riuscita dell’iniziativa».

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