Novità sotto la pioggia questa mattina in viale Vincenzo Lilla a Francavilla Fontana: nelle due aiuole antistanti i giardini pubblici e anche in quella centrale della villa è comparso il prato inglese. Si tratta, per il momento, di una soluzione sperimentale e per così dire di esempio nell’ottica del programma delle adozioni predisposto dall’amministrazione comunale e, in particolare, dall’assessore al ramo (in senso amministrativo) Stefano Voccoli.
L’intervento, che nei prossimi giorni interesserà anche via Capitano di Castri, è stato possibile grazie ad alcuni fondi residui relativi a precedenti gare indette lo scorso anno dal Comune. Intanto, però, è pronta, e sarà probabilmente approvata nel corso della prossima riunione di giunta, la delibera per l’adozione dei principali parchi e aree verdi pubblici, esclusa la villa comunale: saranno dati in gestione, previa gara, ai privati interessati che potranno aprirvi dei chioschi a patto di occuparsi della manutenzione. Si dovrà attendere ancora un altro po’, invece, per la delibera di adozione delle aiuole, sulla quale Voccoli è tuttora al lavoro.
Una manutenzione del verde che costa, eccome, e le risorse messe a bilancio sono esigue: appena 50mila euro in un anno, 8mila in meno rispetto al precedente esercizio.
«Ho convocato per il 13 o, se non risulta utile quella data, per il 27 agosto gli operatori commerciali delle vie interessate da questo primo intervento sperimentale riguardante le aiuole, nelle quali saranno piantate anche composizioni floreali e arbusti tipici: obiettivo è quello di sondare la loro disponibilità a occuparsene in cambio di cartellonistica pubblicitaria, commisurata all’entità dell’investimento da parte di ciascuno, all’interno delle stesse», spiega l’assessore. Dopodiché saranno interessati vivaisti, fiorai e altri imprenditori disposti a prendersi cura di una parte importante dell’arredo urbano in cambio di visibilità.
Un’idea interessante, quella di far adottare ai privati il verde cittadino, ma anche una necessità: «Le risorse sono molto limitate – ammette Voccoli – e si cerca di fare il possibile, soprattutto provando a farsi venire qualche idea: si spera l’erbetta posata sperimentalmente in viale Lilla possa fungere da esempio e invogliare gli operatori a investire nel decoro della loro stessa città».
Se il meteo fosse sempre inclemente come oggi, si potrebbe almeno risparmiare sull’irrigazione. Ma di sicuro non se lo augura nessuno, neanche Voccoli, che non di rado diventa il capro espiatorio per la situazione in cui versa il verde nella Città degli Imperiali.