Quello pneumatico si trovava lì da tempo, da molto tempo. Nonostante le numerose segnalazioni da parte dei residenti in via Pietro Canali perché fosse rimosso, nulla era successo. Fino a quando, proprio ieri, Gruppo Zero, associazione molto sensibile verso le tematiche ambientali, non ha deciso di attuare una forma civilissima di protesta: renderlo effettivamente un pezzo d’arredo urbano, pitturandolo e piantandovi all’interno delle piante.
Si chiama “Guerrilla gardening” ed è una forma tutta politica di protesta sempre più praticata dalle associazioni ambientaliste. Consiste, appunto, in alcuni “attacchi” – spesso notturni – per rendere migliori aree degradate delle città. Ad esempio, altrove, per protestare contro l’incuria del manto stradale, le buche nell’asfalto sono state trasformate in fioriere così da essere sia più gradevoli alla vista, sia più visibili e dunque meno pericolose per pedoni e conducenti.
Si tratta di iniziative innocue e simpatiche, ma dai forti connotati politici: se da una parte si riqualificano situazioni come come quella di via Canali, dall’altra si pone l’accento tanto sull’intempestività delle istituzioni quanto sull’inciviltà dei cittadini.