Approvato. L’unanimità è stata sfiorata: 17 favorevoli, 2 contrari. A votare sì, anche due esponenti dell’opposizione: i consiglier Domenico Attanasi e Luigi Galiano. Contrari i forzisti Mimmo Bungaro e Antonio Sgura. Per il resto la maggioranza si è dimostrata più che compatta e le Unioni civili, da oggi, anche Francavilla Fontana, sono ufficialmente possibili. Sì, tra uomini e donne, ma anche tra persone dello stesso sesso. Senza alcuna discriminazione. Come prevedere la Costituzione. Il regolamento varato dalla commissione pari opportunità presieduta dal consigliere Fabio Zecchino è passato indenne all’esame del Consiglio comunale.
E’ stato approvato così come partorito. Ed entrerà definitivamente in vigore dal prossimo mese di settembre, quando il registro sarà istituito presso gli uffici comunali. Da allora ogni coppia che lo desidererà, potrà presentarsi a Palazzo di Città è chiedere che la sua unione sia riconosciuta: e con questa tutti i diritti annessi, come la reciproca assistenza. L’immagine già vista in altri Comuni italiani del sindaco che con la sua fascia tricolore benedice l’unione tra due uomini e due donne non è in programma.
Sarebbe solo un atto simbolico, forse provocatorio, perfino invocato in aula, ma che difficilmente vedrà prestarsi il sindaco Maurizio Bruno. La sostanza, quella che conta, ora c’è. I quadretti e gli atti clamorosi che spaccano l’opinione pubblica e richiamano i titoloni sui giornali, invece no. Almeno per ora.