Oria, Bax: “Il treno sta passando. Impariamo a fare turismo dai più bravi”

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 Castello di Oria - Panoramica interna

Evviva, riapre. Sabato 8 e domenica 9 agosto, dalle 10 alle 19. Bravo chi si è adoperato per farlo riaprire, brava la cooperativa che ha ricevuto l’incarico. Bravi per aver capito che il Castello non si poteva aprire per sole due ore al giorno a tempo perso, come negli ultimi due anni. Bravi, perché in soli due giorni il Castello resterà aperto per più ore di quante tutta la passata stagione estiva. Bravi perché i turisti, da Roma a Copenaghen, a mezzogiorno no si manciunu li purpetti e non si fanno la pennica, ma vanno per musei, per chiese, per biblioteche e vengono ad Oria anche per il Castello. Bravi perché per qualunque turista del mondo non è pensabile che il Castello possa essere chiuso nel bel mezzo della giornata. Bravi perché il turista che si inerpica per le vie del centro, con il sole, a 40 gradi, non può arrivare davanti al portone e scoprire che il Castello è chiuso. Bravi perchè l’8 e il 9 agosto quel turista finalmente non rimarrà più deluso.

oria castelloPurtroppo rimarrà deluso il 10 agosto perché, in fondo, Ryanair a Brindisi atterra tutti i giorni così come tutti i giorni le case vacanze di Oria ricevono turisti.
Purtroppo, giusto noi, gli oritani di Oria, non abbiamo capito che Oria è oramai una città a vocazione turistica. Strano. Strano perchè se ne sono accorti i danesi, i belgi, gli olandesi, i francesi, i russi, i vicentini, i bolognesi, i torinesi. Se ne sono accorti tutti con un colpo di click, ma solo noi non abbiamo capito che i turisti prendono l’aereo e noi invece stiamo perdendo il treno. Non abbiamo capito che i treni passano ma non ripassano nonostante non ci sia stato un Sindaco a Oria che, negli ultimi dieci anni, della parola turismo non si sia riempito la bocca.

Quando non esisteva Facebook il marketing si basava sul concetto che un cliente soddisfatto, nel nostro caso il turista, lo diceva a quattro persone, uno insoddisfatto a otto. Oggi, invece, un turista soddisfatto lo dice a prescindere sui social network o sul Web, quindi lo dice a tutti i suoi contatti e potenzialmente proprio a tutto il mondo.
Se su Tripadvisor i clienti parlano male di te, preparati a chiudere. Se su booking.com hai un giudizio basso, nessuno prenoterà nella tua casa vacanza. A Oria chi ha una casa vacanza lo ha capito e infatti i turisti arrivano. Purtroppo poi non riusciamo a trattenerli, non riusciamo a fargli la vendita ripetuta. Stanno a Oria una settimana, ma spendono solo la prima sera. Poi se ne scappano e quelli di fuori non vengono.

Qualcuno lo ha capito ma non è sufficiente per potersi dire Bandiera Arancione del Touring Club. Anche il Touring Club lo ha capito e ha smesso di promozionarci.
Purtroppo, a Oria lo hanno capito solo in cento. Il resto trascorre il tempo a danneggiare il lavoro dei cento, che potrebbe diventare il lavoro di una buona parte della popolazione.
Su 16.000 mila abitanti lo hanno capito in cento, i restanti 15.900 continuano a parcheggiare l’auto in piazza, a gettare l’immondizia nelle campagne, a far cacare i cani per strada senza raccogliere le feci con la bustina, a rubare le macchine dei turisti che se dicono alla Europcar che vanno a pernottare a Oria non ricevono la macchina prenotata o vengono obbligati a un’assicurazione più salata.

Oria
Oria

Lo si chieda a Francesco Pipino come via Santa Maria al Tempio è oramai segnalata in tutti i database di tutte le compagnie di assicurazioni. Non lo hanno capito quelli che si ostinano a voler trasformare il proprio bar in una discoteca con le casse fuori a tutto volume; non lo hanno capito quelli che vogliono fare concorrenza ai Salerno trasformando le mura esterne dei propri locali in un multisala a schermi ultrapiatti; non lo hanno capito quelli che sono rimasti legati a Fiorello quando faceva i karaoke.
Ma secondo voi se il karaoke funzionasse ancora, Silvio Berlusconi avrebbe qualche problema a rimettere sotto contratto Fiorello o a inventarsene uno nuovo?

Caro sindaco, mi rivolgo a te. Lo so che ti svegli presto al mattino e quindi la sera vai a letto presto, ma ti prego, per tre sere prova a fare mezzanotte.
La prima sera fatti un giro per Oria, vivitela da turista, senza il codazzo dei consiglieri e degli assessori, da soli tu, tua moglie e tua figlia come tanti turisti che ti capiterà di incontrare.
Cena al Fuori Porta che per l’occasione ti offrirà anche la cena, poi fatti un giro in piazza, prenditi un gelato al Bar Kenya, un amaro da Demi o da Francesco, e poi fatti una chiacchiera al Nadim (o in qualunque altro dei numerosi locali che abbiamo).
Il secondo giorno fatti un giro con tua moglie di giorno e di sera, a Ceglie, Ostuni, Alberobello, Locorotondo, Cisternino, Mesagne. Vai ad Ostuni, dove scoprirai che si parcheggia a 2 km dal centro e i turisti non si lamentano, ma lo pagano anche volentieri quel parcheggio.

Scoprirai che i turisti sono tutti felici di salire a piedi per le vie montane di Ostuni salvo accettare il passaggio di un Ape Capri che per 5 euro a persona ti porta su.
Già me lo immagino Attilio Pastore che fa il terzo lavoro con la sua Ape Calessino accompagnando i turisti su al castello, sempre aperto.
Sali anche tu per la cattedrale e vedi come nessuna, dico nessuna, delle attività commerciali ha una sola cassa, una sola tv, un solo impianto di musica che, sparata a 2mila decibel, rompe i coglioni al turista e al suo vicino.
Prova ad andare dietro la cattedrale e vedrai che c’è una piazza con tanti tavolini e lì la musica c’è, ma è classica ed in sottofondo.

Fatti un giro a Locorotondo e dimmi se trovi una carta per terra o una sola busta di immondizia in tutta la campagna che la circonda. Fatti un giro a Ceglie e dimmi se senti il karaoke. Fatti un giro in questi paesini che nulla hanno in più rispetto a Oria, anzi.
Lì hanno solo capito che bisogna adeguare la propria offerta turistica al proprio target e il nostro target non è quello di Gallipoli o della Rimini degli anni ’70 con la musica boom boom.
Oria è scelta, come sono scelti Ostuni, Ceglie, Cisternino, ecc. da un turista acculturato, alla ricerca dell’autenticità del nostro territorio, fatto di cultura, enogastronomia e natura. Dove per natura si intendono la nostra campagna e i nostri ulivi. Capisco sembrerà strano, ma devi sapere, come so che sai, che il turista svedese e quello di Verona, l’olivo sono abituati a vederlo in casa propria in un vaso di 40 cm per mostrarlo come un Picasso ai propri amici.

Questi turisti, quando vengono a Oria e vedono le nostre distese di ulivi, mentalmente si masturbano come facciamo noi quando vediamo le Dolomiti, a patto che per arrivare all’olivo oltre il ciglio della strada non debbano scavalcare una montagna di rifiuti.
Caro Sindaco, il terzo giorno affittati un bel bus a 52 posti, mettici sopra gli operatori turistici di Oria e qualche cittadino che hai beccato mentre getta la busta dell’immondizia o non raccoglie la merda del suo cane. Dalla mattina alla sera fagli fare il giro dei paesi citati. Mostragli che le piazze sono piene di turisti che non hanno nulla di diverso rispetto ai nostri, solo che da noi al secondo giorno se ne scappano per andare da loro, dove le piazze non sono parcheggi per auto né di giorno né di notte.

Poi, dopo aver visto che lo stesso turista che la sera prima era a Oria e quando va a Costernino è felice di spendere 3 euro per un caffè al tavolo, fermatevi e rifletteteci un attimo e chiedetevi: ma questi paesi cosa hanno in più rispetto ad Oria? Una beata minchia. Sono tutti dei salotti e non delle discoteche o dei karaoke.
Caro Sindaco, dal quarto giorno se noi oritani non ci adegueremo, ti vorrei ricordare che esistono anche le ordinanze sindacali per dire chi vuole fare il karaoke o la discoteca li può fare, ma con la cuffia, va di moda, si chiama “silent”.
La cacca i cani la possono fare per strada ma tu mettigli un bidoncino con le bustine appese come a Latiano e, se non la raccolgono, fagli una bella multa salata.

Le macchine in piazza non si parcheggiano. Prendi spunto da Francesco Paperino che è l’unico dritto di Oria che l’ordinanza se l’è scritta e firmata da sola.
Fai un cazzo di parcheggio in un qualunque spazio all’entrata di Oria e dallo in gestione ad una delle tante cooperative oritane che da domani possono dare lavoro a qualche giovane volenteroso.
Il tuo Girolamo.

PS: Caro sindaco, il treno sta passando, non aspettiamo la prossima stagione. Ho notato che ultimamente hai trovato una bella penna per scrivere i tuoi comunicati. Fagli scrivere anche le ordinanze.
PPS: la Pro Loco non promuove solo il Tornei dei Rioni altrimenti che si chiami Pro Torneo. I soldi che il Comune dà tutti gli anni alla Pro Loco non possono essere usati solo per quello scopo, quindi il costo del bus a 52 posti e quanto altro detrailo pure dal budget della Pro Loco.

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