Francavilla / “Io, derubata nel mio negozio da 3 donne. Presi pure i soldi del bancomat”

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In due hanno distratto lei e la commessa con la scusa dei vestiti, mentre la terza complice, facendo la vaga, le rubava il portafogli con l’incasso delle ultime giornate di lavoro. Quando ha scoperto tutto, era già troppo tardi: le ladre, tre donne tra i 40 e i 50 anni, erano già sparite, e con loro anche 500 euro prelevati con la sua carta bancomat. E’ accaduto a Francavilla Fontana, sabato mattina, nel noto negozio di intimo “Il Quadrifoglio” di via Capitano di Castri. Vittima del colpo, tra furto e raggiro, è stata la titolare dell’attività commerciale. Lei, scoperto l’accaduto, ha subito denunciato tutto ai carabinieri. Ma non le basta che gli investigatori lavorino al suo caso. Vuole che nessun altro suo collega finisca impigliato nelle stesse reti ordite dalle tre presunte ladre. E racconta la sua disavventura per mettere tutti in guardia.

Quando il trio di donne si è presentato in negozio, ha raccontato Maria Parisi ai carabinieri, sembravano delle comuni clienti. Che da tali si sono comportate, chiedendo alla commessa e alla stessa titolare di mostrare loro alcuni capi. Ma, si sarebbe scoperto solo più tardi, era tutto un diversivo. Perché mentre due donne distraevano titolare e commessa, una terza – secondo quanto denunciato – si sarebbe impossessata del portafogli Louis Vuitton che la commerciante teneva in una borsa dietro il bancone. Del furto si è accorta solo un’ora dopo quando, avendo necessità di alcuni contanti, ha cercato il portafogli non trovandolo più. Era sparito, e con esso i 2.200 euro in contanti che erano all’interno, diversi documenti, e la carta bancomat.

Immediatamente, compreso quanto accaduto e ricordando d’aver lasciato all’interno dello stesso portafogli il codice segreto del bancomat, la vittima del furto ha cercato di bloccare eventuali prelievi. Ma troppo tardi. Chi ne era entrato in possesso ne aveva già effettuati due da 250 euro ciascuno. Entrambi presso due sportelli diversi a Latiano. Ora, per avere giustizia, a Maria Parisi non resta che sperare nel lavoro degli investigatori, ai quali la donna ha fornito una dettagliata descrizione fisica delle tre presunte ladre, non avendo quel giorno attivo il sistema di videosorveglianza. Avevano tutte tra i 40 e i 50 anni. Le due che avevano chiesto di poter visionare i capi parlavano italiano, con una inflessione dialettale non del posto. Una era alta circa un metro e 70, carnagione bruna, capelli neri, lisci e corti; l’altra (quella al bancone), di poco più bassa, era molto robusta, aveva i capelli lisci raccolti in una coda di cavallo e la carnagione bruna. La terza, piccola ed esile, aveva anch’essa i capelli lisci e raccolti.

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