La denuncia: «La foce del fiume Chidro invasa di alghe: tanfo nauseabondo»

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Il posto è in assoluto uno dei più incantevoli e frequentati della marina di Manduria, anche per via dell’acqua non solo cristallina, ma soprattutto fresca: una manna in questi giorni di caldo torrido. Solo che, questa stagione, la foce del fiume Chidro, tra San Pietro in Bevagna, Specchiarica e Torre Colimena, è letteralmente invasa dalle alghe.

Vegetazione  acquatica che si è arenata sulla spiaggia formando addirittura un piccolo, putrido stagno il cui tanfo mina la serenità dei bagnanti e di sicuro la salubrità dell’aria a poche centinaia di metri dalla riserva naturale protetta di Salina Monaci-Palude del Conte.

 

La segnalazione ci arriva da una lettrice che è una habitué del posto ma che quest’anno, a differenza dei precedenti, non se lo sta potendo godere appieno. Di qui il suo appello al sindaco di Manduria, Roberto Massafra, affinché provveda, se possibile, a far ripulire la zona. Non si tratta di un capriccio, provare per credere: in quel punto l’olezzo – simile a quello dei porti, a metà tra l’odore di fogna e di erbe putrefatte – è davvero nauseabondo.

Sarebbe un peccato che stanziali e turisti di passaggio non potessero, neppure adesso che è arrivato il “caldo” agosto, apprezzare fino in fondo cotanta bellezza naturistica e, perché no?, rinfrescarsi nell’alveo del Chidro. Senza magari la necessità di turare il naso.

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