I tifosi dell’Inter e quelli della Juventus insieme per aiutare Clarissa Taurisano, una bimba di appena 6 anni affetta da idrocefalo cerebrale, una malattia rara per contrastare la quale dovrà essere sottoposta a un delicato e costoso intervento chirurgico in quel di Barcellona.
Si è tenuta ieri sera la premiazione della squadra di calcio a 7 che si è aggiudicata la quinta edizione del “Night of Champions”, il torneo notturno organizzato dall’Inter Club “Cultura Nerazzurra” di Francavilla Fontana.
I calciatori del team “Giba Cafè” si sono ritrovati a Tenuta Cantagallo, lungo la provinciale per Carosino, insieme con l’assessore allo Sport Nicola Cavallo, alcuni dirigenti dell’Inter Club e il delegato della Lega Nazionale Dilettanti Martino D’Amuri. Il ristorante-sala ricevimenti è stato, infatti, uno dei principali sponsor della manifestazione e ha offerto ai trionfatori e agli organizzatori una cena completa dall’antipasto al dolce, al caffè e all’ammazzacaffè.
Il “notturno” nerazzurro, si diceva, ha soffiato quest’anno sulla quinta candelina e sua particolarità è, per l’appunto, quella di raccogliere fondi da destinare a una causa benefica. Negli anni passati i contributi sono stati destinati ad associazioni attive sul territorio, quali Ant, Ail, ecc., mentre per il 2015 è stato individuato il caso delicatissimo di Clarissa.
Un caso per il quale, nei mesi scorsi, si erano già attivati gli acerrimi rivali sportivi dello Juventus Club francavillese “Gianni e Umberto Agnelli, i quali a propria volta avevano donato qualche centinaia di euro alla famiglia della bimba.
Sottratte le spese necessarie perché il trofeo di calcetto, con dieci squadre partecipanti, si potesse effettivamente svolgere al meglio presso il centro sportivo Soter di mister Salvatore Chionna, l’Inter Club, presieduto da Francesco Bengasi, ha raccolto 250 euro che saranno di qui a breve consegnate ai genitori della piccola Clarissa.
Al di là degli aspetti agonistici dell’iniziativa, ciò che emerge è dunque la collaborazione solidale tra i due club della tifoseria organizzata, che non ci ha pensato due volte a fare fronte comune per offrire un sostegno, piccolo ma concreto, a chi soffre. Un plauso, quindi, ai responsabili dei sodalizi e a tutti gli iscritti: da Bengasi e Gianluca Cavallo (presidente Juve Club) a ciascun altro singolo tesserato.