Qui di seguito la lettera indirizzata dall’associazione Frantoiani di Puglia, rappresentata dall’enologo Cosimo Memmola, al sindaco di Francavilla Fontana e ai consiglieri comunali:
Buongiorno,
porgo a voi i miei saluti e i ringraziamenti a nome di tutta l’Associazione dei Frantoiani di Puglia, per l’interesse e il supporto, più volte dimostrato da parte dell’Amministrazione Comunale nei confronti della nostra associazione e verso il nostro lavoro.
Collaborare con noi Frantoiani significa porre la vostra attenzione su un settore, quello olivicolo, colpito ultimamente da numerose e gravi problematiche ma che nonostante le avversità, riesce a superare le difficoltà e continua ad essere uno dei settori trainanti della nostra economia. Lo è sempre stato nella storia tanto è vero che la pianta dell’ulivo compare nello stemma del comune di Francavilla Fontana.
Questa amministrazione comunale ha mostrato sempre molta sensibilità verso questo settore ed ha cercato di aiutarlo quando si è presentata la necessità. Ricordiamo con molto piacere le incoraggianti parole del Sindaco verso il comparto olivicolo durante un intervento ad un convegno tenuto qualche tempo addietro in queste aule consiliari.
Oggi siamo qui per chiederVi un’altra volta la Vostra collaborazione.
Il problema che l’associazione frantoiani vorrebbe risolvere riguarda l’onere relativo alla tassa sui rifiuti e le difficoltà, in questo particolare periodo storico, per le nostre imprese nel coprire i relativi costi. Riteniamo che sia necessario approvare la legge riguardante l’esenzione dal pagamento della suddetta tassa per la nostra categoria.
Questo perché nelle nostre attività i rifiuti sono completamente riciclati (REGOLAMENTO REGIONALE 7 dicembre 2007, n. 27) infatti la sansa, le acque di vegetazione e le foglie rappresentano materiale di rifiuto umido e vengono utilizzati come ammendante per i terreni agricoli. Questo processo che è pratica consuetudinaria per tutti, ha dei costi ovviamente esclusivamente a carico dei frantoiani quali: le spese di trasporto, le spese burocratiche annuali per i permessi e le spese per la relazione idrogeologica.
Inoltre vorrei portare la Vostra attenzione sulla questione della stagionalità delle attività frantoiane, i lavori nei frantoi, infatti, iniziano a fine ottobre e terminano nel migliore dei casi in febbraio. Dunque è un’attività che non dura, effettivamente, per più di cinque mesi. Nella seconda metà dell’anno i capannoni che ospitano gli impianti di molitura, vengono utilizzati solo come deposito di stoccaggio dell’olio, non producendo in alcun modo rifiuti.
La possibilità di essere esentati dal pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani apporterebbe un miglioramento per i Frantoi del territorio, perché potrebbero gestire in questo modo con maggiore responsabilità le attività connesse allo smaltimento dei prodotti di scarto.
L’Amministrazione comunale accogliendo la richiesta dei frantoiani motiverebbe ancora di più queste attività che operano già nella legalità e che sarebbero legittimate in questo modo a fare meglio per continuare ad essere uno dei motori trainanti di una società che rispetta i valori della tradizione contadina e del patrimonio ambientale ma che punta anche all’innovazione e allo snellimento dei processi produttivi e burocratici.
Ringrazio per la cortese attenzione.