Per gli oltre 50 alberi d’ulivo già abbattuti da aprile a oggi perché ritenuti infetti dal batterio Xylella Fastidiosa non c’è più nulla da fare. Ma altri, tanti, sono ancora in piedi seppur marchiati, e altri oggi ritenuti sani potrebbero in futuro manifestare i tanto temuti sintomi e finire nel mirino del commissario Silletti e dell’Unione europea. Per scongiurare il pericolo che le motoseghe tornino a rombare a Oria, magari senza preavviso come avvenuto ieri all’alba in contrada Frascata, il sindaco Cosimo Ferretti sta cercando di utilizzare le poche frecce nella sua faretra per prevenire un ulteriore massacro.
Ieri sera, dopo lo choc per il blitz delle forze dell’ordine che senza alcun preavviso hanno letteramente invaso Oria per permettere agli operai di abbattere gli ulivi senza il rischio di intrusioni da parte di manifestanti e cittadini, la giunta “Ferretti bis” si è riunita per la prima volta. E il primo provvedimento varato è stato il mandato al segretario generale di conferire incarico a un legale per ricorrere al Tar di Lecce e bloccare eventuali abbattimenti futuri. Una mossa che Ferretti aveva in parte anticipato in mattinata quando, recatosi sul posto delle eradicazioni, è stato anche lui bloccato dalle forze dell’ordine e trattato come un cittadino qualunque, e non come il rappresentante scelto dalla maggioranza dei cittadini.
