«L’hanno lasciata per ore nel bagnato prima di cambiarle il letto». La segnalazione ci giunge da una lettrice che ha assistito o, meglio subito, a suo dire, un caso di mala sanità presso l’ospedale “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana.
«Mia nonna ha 90 anni ed è affetta da demenza senile, è incapace di esprimersi e agire da sola, ed è per questo ricoverata da alcuni giorni nel reparto di Medicina: ieri mattina ero lì per assisterla, quando mi sono accorta che, forse durante la notte, aveva avuto un problema con la flebo, riversatasi sulle lenzuola, cosa che ho subito fatto presente al personale del reparto, chiedendo che le fossero cambiate le coperte».
«Mi sembrava una cosa normale e invece hanno minacciato di cacciarmi poiché, a loro dire, non ero autorizzata a stare lì: in più, mi hanno anche detto che avrei dovuto provvedere io a cambiare il letto di mia nonna, ma non credo funzioni così, che i parenti debbano provvedere al ricambio di federe, lenzuola e coperte degli ammalati».
Alla fine, attorno alle 9,30, il letto è stato effettivamente rifatto, solo che dal momento della richiesta erano trascorse circa tre ore e mezza.
«Non so di chi sia la competenza in questi casi – se degli infermieri, del personale ausiliario o degli addetti di qualche impresa esterna – ma so per certo che una persona anziana, per quanto incapace d’intendere e di volere, non dovrebbe mai essere trattata così e credo neppure chi si trova in ospedale per assisterla», conclude un po’ sconsolata.