Venerdì 19 giugno, alle ore 19.30, presso la Sala del Camino di Palazzo Imperiali di Francavilla Fontana, sarà presentato l’ultimo libro di Carmine Castoro: “Clinica della TV: i dieci vizi del tele-capitalismo” (Mimesis, 2015, pp. 266). Dialogherà con l’autore il giornalista Pietro Filomeno. L’iniziativa è patrocinata dall’assessore alla Cultura Anna Maria Padula.
La “Clinica della tv” è un vero e proprio manuale filosofico di auto-difesa da condizionamenti che possono provenire dalla tv o dalla rete, sempre più veicoli di un tele-capitalismo che non ci vuole stanchi e disinteressati, ma atleti del futuro, idioti aggiornati, clienti compulsivi, concorrenti ambiziosi di casting e show.
Siamo infatti bombardati da format televisivi che ci insegnano che diventare chef milionari è il top del momento, che è redditizio vendere cocaina, che i delitti sono come telenovelas sudamericane, che se si finge amore si diventa famosi, che gossip e sciocchezze valgono le prime pagine, che si esiste solo se ci si “mitraglia” di selfie, che la dissidenza e la diversità sono reperti giurassici o rischi che non possiamo correre. Contro questo Manicomio del Neutro e della moneta, di cui nemmeno si intravedono gli aguzzini, il grido di rivolta è diventato: segare le sbarre e scappare, o guarire …
Nota sull’autore:
Carmine Castoro, filosofo della comunicazione, giornalista professionista, laureato in Filosofia Morale a Bari con una tesi sul concetto di “malattia”, è stato collaboratore e inviato per quotidiani e magazine nazionali. Come autore televisivo ha firmato numerosi programmi per il palinsesto notturno della RAI e per canali Sky. E’ professore incaricato di Semiologia degli artefatti e Teoria dell’immagine presso la Link Campus University di Roma. Insegna Estetica dei media presso lo IAC, Istituto Armando Curcio. Collabora con Semiotica dei media all’Università di Bari.
È autore delle monografie “Roma erotica” (Castelvecchi, 1997), “Crash Tv. Filosofia dell’odio televisivo” (Coniglio, 2009), “Maria De Filippi ti odio. Per un’ecologia dell’immaginario televisivo” (Caratteri Mobili, 2012), “Foucault, Deleuze, Sennett. Lo show come dispositivo” in “Estetica e Poetica” (Mimesis, 2012), “Filosofia dell’Osceno televisivo. Pratiche dell’odio contro la tv del nulla” (Mimesis, 2013).