“Giovanni, te lo sto dicendo in presenza di tutta questa piazza, tu a giugno lavorerai in Tecnomessapia, alla faccia di chi ci vuole male”. La Tecnomessapia, per iniciso, è la sua azienda. Il messaggio, dal sapore se si vuole anche un po’ messianico – 2mila anni fa qualcun’altro promise “in verità ti dico, tu oggi sarai con me in Paradiso” – è senza dubbio degno di lode, e ce ne fossero di imprenditori così spalancano in terra le porte del “paradiso” del lavoro a giovani in difficoltà. Il punto è che a prendere questo solenne impegno non è un imprenditore come gli altri, non almeno in questa fase.
Pietro Antelmi, autore di quella promessa, è un candidato alle elezioni regionali per la lista “Oltre” di Raffaele Fitto, aspira a un posto in Consiglio a Bari, e assicurare così un posto di lavoro a pochi giorni dal voto, per altro davanti a decine di persone, può apparire a qualche maligno una mossa per lo meno inopportuna e discutibile.
Per carità, libero di farlo, l’azienda è sua e ci fa quel che gli pare. Ma in queste ore quelle parole pronunciate durante un comizio nella sua Ceglie Messapica, stanno facendo non poco discutere. La promessa è stata fatta in piena piazza a un giovane che, preso il microfono, ha con la voce un po’ rotta dall’emozione lamentato i problemi della sua generazione, lamentato le difficoltà del vivere quotidiano di un giovane impantanato nelle paludi del Mezzogiorno. Poi ha garantito, riferendosi evidentemente all’illustre candidato: “Dicono che ci hanno dato dei soldi, ma non è vero, siamo qua perché vogliamo combattere per questi qua, non li vogliamo più”.
E giù applausi. Poi il microfono passa a lui, a Pietro Antelmi, al candidato-imprenditore, che forse dimenticando la duplice veste, trascinato dall’entusiasmo, pronuncia quelle parole: “Giovanni, te lo sto dicendo in presenza di tutta questa piazza, tu a giugno lavorerai in Tecnomessapia, alla faccia di chi ci vuole male”. E la chiusa: “Un po’ di concretezza”. Insomma, mentre “Giovanni” respingeva le accuse di dazioni di denaro, il candidato fittiano rincarava con la promessa di un posto di lavoro. Un’offerta genuina? Sicuramente, ma forse anche un po’ ingenua, almeno visto il clima, e vista la candidatura. A seguire, il video: