L’appello rivolto al sindaco Maurizio Bruno dal segretario cittadino di Ncd Mimmo Bianco, di non ritirare la delega allo sviluppo economico al consigliere comunale Oronzo Incalza dopo il suo passaggio dalle file della maggioranza a quelle della minoranza, è caduto nel vuoto nel volgere di un weekend. Il primo cittadino di Francavilla Fontana, con atto protocallato questa mattina 25 maggio, ha revocato l’incarico speciale conferito al consigliere eletto nel Pd, ma passato a Ncd. Una vendetta per il “tradimento” consumato? Nel documento il primo cittadino si dice in breve obbligato a tale scelta dal momento che il cambio di casacca di Incalza è avvenuto con modalità tali da rendere ormai impossibile qualunque forma di collaborazione
Più che il cambio di fronte, ad aver pesato sulla decisione di Bruno sarebbero state, almeno stando ai termini della revoca, “le numerose esternazioni del consigliere Incalza, mai ad oggi smentite, con cui riferendo delle sue difficoltà di rapporto con la maggioranza e col sottoscritto, lamenta delusioni, amarezze, situazioni non chiare, impegno profuso nella proposizione di iniziative non accolte che gli avrebbero causato perdita di tempo e di lavoro”.
Quanto basta per stabilire che “non può più sussistere il rapporto di stretta collaborazione instauratosi con questa maggioranza e col sottoscritto, che aveva costituito il presupposto dell’incarico fiduciario attribuito”. Insomma, venuta meno la feducia, viene meno l’incarico. Una conclusione quasi attesa, ma che Bianco aveva auspicato di poter evitare dato il gran lavoro svolto in questi 12 mesi da Incalza, e data anche “l’apertura del sindaco Bruno”. Apertura della quale, almeno in questo caso, non è rimasto nemmeno uno spiraglio.