Si riceve e pubblica:
Dopo la lettura del comunicato ultimo a firma congiunta Gruppo consiliare del PD e Coordinamento del circolo PD, e dopo aver preso visione dell’intervista rilasciata a TRCB dal Sindaco Maurizio Bruno in merito alla decisione del Consigliere Incalza di uscire dalla maggioranza ed aderire al gruppo di NCD-Area Popolare, sono doverose alcune precisazioni.
Seppur appaia legittimo, politicamente parlando, il “serrare le fila” dei Consiglieri di maggioranza dopo un episodio che mette il luce tutta la fragilità della maggioranza stessa, questo esercizio non può e non deve essere perpetrato denigrando né il Consigliere Incalza, che con coraggio e molteplici motivazioni ha lasciato la maggioranza, né il Partito, NCD in questo caso, che accoglie il Consigliere stesso.
Erigersi a sommi depositari della verità, distribuendo patenti di “correttezza e moralità” proprio non si può sentire!
Ancor più se queste censure provengono da chi nella campagna elettorale per le amministrative dell’anno passato, di correttezza lealtà e moralità politica ha fatto larghissimo… abuso.
Pur comprendendo l’innegabile dilagante nervosismo che serpeggia tra i Consiglieri, gli Amministratori e Dirigenti PD, non possiamo accettare questo totale travisamento dei fatti che in maniera così impudica costoro vogliono rappresentare alla Città.
Vogliamo giusto ricordare come proprio il numero di preferenze raccolte da Incalza nella tornata elettorale, seppur a detta del Sindaco “ inferiori alle aspettative”, gli siano state sufficienti per essere eletto in Consiglio, dimenticando però il Sindaco come giustappunto la cifra elettorale raggiunta da Incalza sia stata quella che abbia permesso allo stesso Bruno di accedere al ballottaggio!
Notoria infatti la circostanza secondo la quale lo stesso Bruno si prendeva il merito di avere sottratto all’ultima ora un Candidato, Incalza appunto, alle file di NCD.
Insomma, se “la correttezza è un’altra cosa”, è quanto mai evidente come la stessa non stia nemmeno di casa dalle parti del PD!
Il Consigliere Incalza saprà rispondere, nel prossimo Consiglio Comunale, alle infamanti accuse che gli vengono mosse dal PD in queste ore, rassicurando così i suoi elettori, gli unici a cui sente il dovere di dare conto, sulle circostanze e fatti che lo hanno portato a questa decisione.
Non si può così impunemente ed improvvisamente tacciare di incompetenza ed inadeguatezza un Consigliere Comunale eletto dai Cittadini, dopo che fino al momento prima lo si era ritenuto degno di stima e fiducia, tanto da affidargli incarichi e deleghe che si basano appunto sulla competenza e sulle capacità personali.
Ancor più ignobile è accusare l’avversario politico di “compravendita di Consiglieri… di accattonaggio politico…”, quando si trascura di evidenziare un elemento fondamentale e dirimente qualsiasi dubbio, ovvero che il Consigliere Incalza ha lasciato la maggioranza per migrare all’opposizione e non viceversa!
Cosa infatti potrebbe mai “offrire” ad un Consigliere della maggioranza una forza politica di opposizione quale NCD, se non la condivisione del fallimento del progetto fondato sul “Cambiamento”, l’illusione del quale ha permesso a Bruno di farsi eleggere nel maggio scorso?
Quale interesse avrebbe il Consigliere Incalza ad abbandonare un comodo posto in maggioranza, con deleghe e visibilità importanti, se non quello esclusivo di denunciare l’inconsistenza dell’azione amministrativa dell’Amministrazione Bruno??
In ultimo, denunciamo come la maggioranza tutta, i dirigenti del PD, gli Amministratori e il Sindaco stesso, ogni qualvolta non abbiano argomentazioni evidentemente valide a supporto delle loro tesi, rilancino la storiella degli interessi legati al PUG, dei poteri forti che mirerebbero ad influenzarne il percorso, arrivando a dichiarare/minacciare finanche la blindatura dello stesso PUG.
Ebbene, se qualcuno è davvero depositario di queste verità, conosce l’identità di questi poteri forti, e ritiene di ricevere indebite illecite pressioni, forse sarebbe il caso che invece di sbandierare alla bisogna questo spauracchio, con il chiaro intento di parlare “alla pancia” dei Cittadini, si facesse promotore della segnalazione di queste vicende alle Autorità Competenti.
Un consiglio però: questa volta vada prima a rileggersi attentamente gli art. 594 , 595 e ss del Codice Penale.
A nostro parere, non aprire alle istanze legittime di chi vede in questo PUG uno strumento di repressione dello sviluppo della Città, un PUG che mortifica il comparto dell’Edilizia, dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato, che tanto contribuiscono al PIL del nostro Comune, sia un modo di “blindare” sì gli interessi di qualcuno, ovvero di coloro che sarebbero tutelati da una approvazione sic e simpliciter della bozza in fase di presentazione.
E speriamo che di questo siano coscienti i Consiglieri tutti, compresi coloro che dovrebbero ricordarsi l’obbligo di astenersi perché con interessi diretti nell’adottando PUG.
NCD FRANCAVILLA FONTANA