“Non dare solo più anni di vita agli anziani, ma più vita ai loro anni”. Sulla scorta di questo principio di civiltà domenica sera, in via Cesare Battisti a Francavilla Fontana, è ufficialmente nato, sotto gli occhi – molti lucidi di commozione – di decine di persone, il primo “Centro sociale polivalente diurno per anziani”. Un luogo di ritrovo, di socializzazione e assistenza dedicato a chi è più in là con gli anni, realizzato grazie all’impegno dell’associazione di volontariato “Nuovaria” di Gerardo Bellè. Una struttura messa in piedi con grandi sforzi, in anni di battaglie silenziose contro la burocrazia spesso fredda e indifferente, che ieri ha finalmente visto la luce, per offrire una gamma vastissima di servizi: dall’assistenza alla persona alla ginnastica dolce, dalle attività ludiche e di socializzazione a quelle artistiche, passando per il trasporto da e presso il proprio domicilio
L’atteso taglio del nastro è arrivato poco prima delle 20 e 30. A incrociare le lame delle forbici: il sindaco Maurizio Bruno che ha preso parte all’evento, assieme a gran parte della sua giunta. Presente anche il vescovo Vincenzo Pisanello, accompagnato da don Alfonso Bentivoglio. Gli onori di casa sono stati fatti dal responsabile dell’associazione Gerardo Bellè e da sua figlia, Federica Bellè, che presa la parola dopo la benedizione dei locali, ha ricordato i passi del cammino che hanno portato all’inaugurazione della struttura, e ringraziato con la voce rotta dall’emozione tutti coloro che hanno creduto fin dall’inizio nel progetto, mettendoci l’anima e il cuore.
Grande apprezzamento è stato espresso da monsignor Pisanello, che ha rimarcato lo spirito quasi cristiano dell’iniziativa: “Gesù – ha ricordato il vescovo – ha detto che nei deboli lui è presente. E i deboli non sono solo i bambini, ma anche gli anziani. L’augurio che quindi faccio è che questa struttura, quest’opera, possa portare serenità a loro, alle tante persone che per vari motivi sono sole, perfino abbandonate. Che qui possano ritrovare un’accoglienza, un sostegno, che permetta di affrontare al meglio il resto della loro vita”.
Non si è risparmiato in lodi anche il sindaco Maurizio Bruno che non ha esitato a definire i volontari dell’associazione “Nuovaria”, come tutti coloro che dedicano parte del loro tempo al prossimo senza nulla chiedere in cambio, “i nuovi eroi”. “Per me – ha detto il primo cittadino – è sempre meglio inaugurare simili centri che grandi opere pubbliche. E’ questo ciò che fa migliorare una società, non gli sprechi, ma l’amore e il sostegno nei confronti di chi è più debole, di chi ha bisogno di una mano. E Gerardo Bellè, col suo lavoro silenzioso, svolto nonostante i problemi di salute, è un esempio per tutti noi. Sono certo che in futuro i posteri ricorderanno più lui e la sua opera che il sottoscritto”.
Parole di gratitudine sono state spese anche da don Alfonso Bentivoglio, per il quale la società, senza la memoria degli anziani da custodire e salvaguardare, sarebbe perduta. Particolarmente intenso ed emozionante è stato il momento in cui monsignor Pisanello ha scoperto il quadro che ritrate i volti di Anita Capobianco e Marisabel Di Castri, mamma e figlia, morte in un incidente stradale nel novembre di 3 anni fa. Vincenzo Di Castri, padre e marito delle povere vittime, ha ceduto all’associazione il suo locale di via Cesare Battisti, che per questa ragione è stato intitolato alla memoria di sua moglie e sua figlia. Un gesto grande, straordinario, che ha commosso tutti i presenti e che ha permesso la realizzazione di un’opera che, c’è da star certi, renderà migliore la vita a tanti.