Si riceve e pubblica:
Si è concluso sabato 9 maggio, nella sede dell’Università Europea di Roma, la seconda edizione del progetto “Democracy”, che ha permesso a circa 400 studenti di scuole superiori e università provenienti da tutte le regioni d’Italia di vivere l’irripetibile opportunità di partecipare alla simulazione dei lavori del Parlamento italiano, in veste di parlamentari della Repubblica. Con Democracy, i ragazzi elaborano proposte legislative che verranno votate in aula e consegnate alla presidenza della Camera, perché costituiscano uno stimolo morale per il legislatore, e si esercitano a una partecipazione attiva e consapevole della vita sociale e politica del Paese.
L’Università del Salento è approdata a Roma con una delegazione di 14 ragazzi, provenienti dalle facoltà di Scienze politiche, Ingegneria e di Giurisprudenza, che hanno presentato e discusso il loro progetto di legge, siglando accordi e coalizioni con gli altri gruppi di universitari, proprio come avviene nel Parlamento italiano tra i gruppi politici.
Il tema di quest’anno è stato l’abolizione del valore legale del titolo di studio, sul quale i ragazzi si sono cimentati indicando le soluzioni e i provvedimenti che a loro avviso il Parlamento dovrebbe adottare in tal senso. I ragazzi di Unisalento hanno assunto una posizione di contrarietà all’abolizione, presentando una proposta di legge che puntasse alla valorizzazione della meritocrazia, tramite un maggior peso degli enti preposti al controllo della qualità degli atenei e mantenendo la tutela costituzionale del diritto allo studio.
I lavori parlamentari sono incominciati il 6 maggio, nella sede dell’Università Europea di Roma e venerdì 8 a Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, prendendo confidenza con le sedi delle decisioni politiche.
La partecipazione a Democracy è stata subordinata alla frequenza di uno specifico corso di formazione, tenuto dal professor Michele Carducci, ordinario di “Comparazione costituzionale e geopolitica” del corso di laurea magistrale di Studi geopolitici e internazionali. Da quest’anno è infatti attiva una convenzione che lega il Centro didattico Euroamericano sulle politiche costituzionali, coordinato dal prof Carducci, e l’associazione Diplomatici, per la sperimentazione delle abilità pratiche degli studenti nell’ambito dei problemi istituzionali e internazionali.
«È stata una esperienza di alta formazione e molto importante – dichiara Dario Mancino – aver contribuito a diffondere in terra di Brindisi questo splendido progetto ed aver preso parte ad esso in modo molto attivo mi ha gratificato. Ho potuto comprendere per l’ennesima volta che noi giovani abbiamo tutte le caratteristiche per divenire la futura classe dirigente del domani. Ciò accadrà non per percorsi anagrafici e fisiologici, ma soprattutto per competenze, etica e determinazione».
«In un momento storico in cui si avverte una distanza sempre crescente tra politica e cittadini – commenta Marco Stasi, coordinatore regionale dell’associazione Diplomatici – Democracy propone al contrario un’idea di cittadinanza attiva e partecipativa, dando la possibilità ai giovani studenti di confrontarsi ed elaborare i grandi provvedimenti di cui sempre più si avverte l’esigenza. Il tema dell’abolizione del valore legale del titolo di studio è di grande attualità, e devo dire che le discussioni tra i ragazzi, nonostante siano state molto accese, sono sempre avvenute nel rispetto delle idee di tutti i partecipanti. Per noi dell’associazione Diplomatici, ciò rappresenta un successo, così come riteniamo fondamentale avvicinare gli studenti alle istituzioni e al rispetto delle stesse».
Ecco i nomi degli studenti dell’ateneo leccese:
Gianluigi Annesi, Andrea Ciardo, Serena Costa, William De Carlo, Luca Di San Carlo, Melania D’Amico, Matteo Greco, Alberto Liaci, Dario Mancino, Carlo Mirto, Ilenia Orlando, Patrizia Pascariello, Simone Passante e Dalia Piceci.