Hanno tentato di commettere una rapina ai danni del bar-tabacchi Silver Moon di via Tenente Roberto Antonucci, centro di Mesagne, ma sono stati acciuffati e assicurati alla giustizia in flagranza di reato dagli agenti del locale commissariato. Saranno ora chiamati a rispondere a vario titolo di tentata rapina, lesioni personali, sequestro di persona, danneggiamento, possesso e porto di arnesi da scasso e tentata estorsione. Si tratta del 25enne Danilo Zuccaro, del 31enne Giovanni Livieri e del 33enne Marco Gravina (nipote di Francesco detto “Gabibbo”, tutti del posto, che si trovano ora nel carcere di Brindisi.
I fatti si sono verificati oggi quando era da poco trascorsa la mezzanotte: posizionando un posacenere per esterni (di quelli che è possibile trovare fuori dai locali pubblici) hanno bloccato la saracinesca dell’esercizio commerciale per poi aggredire il titolare che si apprestava alla chiusura giornaliera. L’avrebbero colpito con uno degli oggetti trovati in loro possesso e poi sequestrati: un giravite, una tenaglia e uno scalpello.
Immobilizzatolo, i tre hanno forzato una slot machine e un apparecchio cambia-soldi. Soltanto che uno dei vicini, insospettito dai rumori, ha chiamato la polizia, giunta sul posto in pochi minuti. Il tabaccaio ha aperto, ma intanto i tre banditi si erano dati alla fuga nonostante la rapina non fosse andata in porto grazie alla strenua resistenza della vittima, cui Livieri e Zuccaro avevano in precedenza anche tentato di estorcere del denaro “a titolo di prestito d’amicizia” prima di fare irruzione nella sua attività.
Una fuga rocambolesca, la loro, anche sui tetti delle abitazioni nei paraggi, interrotta dai poliziotti diretti dal vice questore Rosalba Cotardo.
Dall’arresto alla casa circondariale del capoluogo adriatico, dietro disposizione del sostituto procuratore Raffaele Casto, il passo è stato breve, come ha spiegato la stessa dirigente del commissariato nel corso della conferenza stampa tenuta stamattina.
