Silvio Berlusconi non sarà a Francavilla Fontana venerdì prossimo come come annunciato. La visita è stata annullata in extremis a causa delle polemiche sorte attorno alla notizia del suo arrivo. Alcuni docenti e genitori della scuola elementare De Amicis, presso la quale l’ex premier avrebbe dovuto recarsi alle 11 e 30 per mantenere una promessa fatta alla figlia del suo alfiere in Puglia Luigi Vitali, hanno manifestato apertamente tutto il loro malumore, ritenendo strumentale l’utilizzo di una scuola a fini elettorali. “Perplessità” che lo stesso Vitali non condivide, ma che alla fine lo hanno convinto ad annullare la visita, al fine di scongiurare ulteriori contestazioni e malumori. A spiegarlo è lo stesso segretario regionale di Forza Italia in una nota diramata nel pomeriggio:
“A causa di alcune polemiche sorte attorno alla visita del presidente Silvio Berlusconi in una scuola elementare in programma per venerdì a Francavilla Fontana – spiega Vitali – mi trovo costretto a malincuore a comunicare la cancellazione dell’appuntamento. Quella del presidente sarebbe stata una visita del tutto privata, da lui decisa per mantenere un impegno preso con mia figlia, alla quale aveva promesso di andarla a prendere un giorno da scuola assieme al suo papà. Io stesso, lo ammetto, avevo pensato a un semplice gioco. Ma per il presidente anche una banale promessa fatta a una bambina, è un debito. Tuttavia, con suo grande dispiacere, mi sono trovato costretto ad annullare la visita”.
“Mi è stato comunicato – prosegue il segretario regionale – che alcuni docenti e genitori non hanno preso di buon grado la notizia, ritenendo quel semplice gesto del presidente una strumentale mossa propagandistica. Non intendo entrare nel merito di queste accuse, mi limito solo a prenderne atto e a comportarmi di conseguenza. Non è mia intenzione, né del presidente, turbare la serenità di alcuno e per questa ragione la visita all’istituto De Amicis è stata annullata. Va tuttavia al dirigente scolastico e al sindaco Bruno la mia gratitudine per essersi messi a disposizione e aver compreso le ragioni di quel gesto”.
