Se ad Oria ieri sono tornati a casa con una vittoria appena parziale (non tutti gli alberi abbattuti), oggi a Veglie, in provincia di Lecce, hanno vinto i manifestanti: l’Arif e i forestali hanno dovuto sospendere le eradicazioni del piano Silletti per impraticabilità di campo dovuta proprio alle strenue proteste degli ambientalisti, i quali si sono inerpicati sugli ulivi, hanno presidiato ogni fondo sul quale sorgono i 22 ulivi condannati a morte e proprio non ne hanno voluto sapere di demordere.
Alla fine, dunque, è stato necessario rinviare a data da destinarsi le operazioni, ma nel frattempo si apprende di un piano B: cioè, un intervento segreto in modo tale da scongiurare ulteriori intralci in ognuno dei comuni – a partire proprio da Oria e Veglie – nei quali è prevista l’entrata in azione di motoseghe e ruspe.
Intanto, dalla Ue, il commissario Vitenis Andriukaitis pur dicendosi dispiaciuto per la sorte delle piante, ribadisce come quelle previste dal piano Silletti siano “misure dolorose ma necessarie” per scongiurare un’ulteriore diffusione del batterio “Xylella fastidiosa”, ritenuto – non senza dubbi – responsabile del disseccamento rapido degli olivi.