Il commissario per l’emergenza Xylella Giuseppe Siletti non vuol più porre tempo di mezzo. I denti delle motosegne cominceranno a mordere gli ulivi ritenuti infetti lunedì. E cominceranno, come previsto, da Oria. La decisione è stata presa al termine dell’incontro con i sindaci del Salento tenuta nelle ultime ore. E non ci saranno altri rinvii o attese. Nemmeno la giustizia amministrativa potrà nulla, dal momento che il ricorso presentato dagli avvocati Guido e Giovanni Pesce, riguarda solo i loro terreni, e ogni decisione è stata rinviata. Il Tar di Lecce si è infatti dichiarato “incompetente”, e il pronunciamento spetterà quindi al Tribunale amministrativo del Lazio. Occorreranno altri giorni insomma, e il commissario Silletti non vuole che scorranno invano, lasciando gli altri non interessati al ricorso nei loro terreni.
Le eradicazioni che iniziaranno lunedì in contrada Frascata saranno eseguite nei terreni che lambiscono quelli degli avvocati Pesce. Quelli contrassegnati dalla ormai famigerata “X” rossa verniciata nelle scorse settimane dagli agenti del Corpo forestale. Da quel giorno le proteste sono divampate in tutto il salento. Il marchio simbolo di morte per gli ulivi dipinto sui tronchi ha alimentato rabbia e commozione, provocando proteste sul web ma anche in piazza, cresciute di giorno in giorno. In tanti, da allora, hanno giurato strenua resistenza, arrivando a ipotizzare clamorose reazioni, come incatenarsi agli alberi destinati all’abbattimento. La tensione, insomma, resta alta. Non resta che attendere.