Sono arrivati dal Leccese a decine questa mattina per protestare contro l’abbattimento degli ulivi in contrada Frascata, Fratascone e Sant’Anna, ad Oria, ma alla fine l’eradicazione – per fortuna – non c’è stata. Il commissario per l’emergenza, il comandante regionale del Corpo forestale, Giuseppe Silletti, ha però assicurato che il piano, da lui predisposto e approvato sia dalle autorità nazionali che da quelle comunitarie, sarà portato a termine, cominciando da Oria, nel più breve tempo possibile. Sarebbe l’Europa, a dire proprio di Silletti, a fare pressione per un’accelerata.
Se l’Arif e la Forestale volessero, potrebbero anche domani stesso invadere i fondi già contrassegnati dalle ormai famigerate croci rosse dipinte sugli alberi infetti, ma di sicuro non nel fondo – con circa 100 alberi – degli avvocati Giovanni e Guido Pesce, che nei giorni scorsi hanno ottenuto dal Tar l’accoglimento del ricorso d’urgenza e, con esso, una pre-sospensiva in attesa dell’udienza del 9 aprile durante la quale si discuterà della sospensiva in senso stretto.
Una parziale vittoria, quella degli avvocati Pesce, cui potrebbero aderire – qualora ne avessero intenzione – sulla base degli stessi presupposti, tutti gli altri titolari dei fondi sui quali insistono gli altri alberi “crociati”.
Un’iniziativa che, a quanto risulta, non è stata però ancora intrapresa. Non si sa da cosa sia dipeso questo ritardo nell’intervento da parte della Forestale e delle autorità regionali, ma le parole pronunciate oggi da Silletti suonano come un campanello d’allarme per tutti coloro i quali, a migliaia, nei giorni scorsi e ancora adesso si sono esposti e ci hanno messo la faccia con il cartello e l’hashtag #difendiamogliulivi, lanciato mercoledì sera proprio da noi de Lo Strillone e immediatamente sposato da Nandu Popu dei Sud Sound System e, a catena, da numerosi artisti.
Inutile dire che continueremo a monitorare la situazione e a rendervene conto, convinti più che mai che l’eradicazione non sia la soluzione.