Si chiude con una nuova raffica di assoluzioni il processo a carico dei presunti partecipanti a una compravendita di diplomi nella scuola paritaria “Icos” di Lecce, che nel 2012 portò all’iscrizione di 21 nomi nel registro degli indagati presso la Procura di Brindisi. Dopo aver assolto in un precedente giudizio i presunti promotori dell’organizzazione, il Tribunale ha ieri prosciolto da ogni accusa gli ultimi nove imputati, perché – recita il dispositivo – “il fatto non sussiste”.
Assolti quindi Antonella D’Alema, Alberto Salicandro e Alessandro Salicandro, tutti di Francavilla Fontana, difesi dall’avvocato Antonio Andrisano; Cosimo Ligorio e Maria Filomena Suma, anche loro di Francavilla Fontana, difesi dall’avvocato Gabriele Di Noi; Marco Argentieri, Cosimo Argentieri, Alessandro Palazzo e il consigliere comunale Carmelo Palazzo, tutti di Brindisi.
Per tutti la Procura aveva chiesto un anno di reclusione, accusandoli d’aver preso parte alla compravendita dei diplomi, conseguiti quindi non per meriti scolastici ma economici. I militari delle Fiamme Gialle condussero le indagini piazzando nelle aule cimici e videocamere, dalle cui registrazioni sembrò emergere il mercimonio, con un tariffario variabile dai 3mila ai 5mila euro. Ma per il Tribunale di Brindisi il fatto non sussiste. Per capire il perché di tale decisione, capace di smontare mesi di indagini e di raccolta prove, bisognerà attendere il deposito delle motivazioni.