Due giorni all’insegna della legalità per l’associazione antiracket e antimafia: c’è anche Marisa, sorella di Lea Garofalo

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Paride Margheriti
Paride Margheriti

Una due giorni dedicata all’antimafia e all’antiracket in provincia di Brindisi, quella organizzata dall’omonima associazione, che avrà come tema principale le testimonianze di chi la mafia l’ha vissuta sulla propria pelle, nella veste di vittima.
Venerdì 6 e sabato 7 interverranno nei vari incontri in programma: Marisa Garofalo, sorella di Lea, uccisa nel 2009 dalla ‘Ndragheta perché aveva deciso di ribellarsi e denunciare i suoi aguzzini; Paolo De Chiara, autore del libro “Il coraggio di dire no”, liberamente ispirato alla vita di Lea Garofalo, e Paride Margheriti, presidente provinciale dell’associazione Antiracket Antimafia.

Sabato 6 il primo appuntamento presso il cineteatro Gassman di Oria alle 10 con un dibattito, organizzato dall’Istituto di istruzione secondaria superiore “Vincenzo Lilla”, alla presenza della dirigente scolastica Giancarla Spagnolo, in collaborazione con l’associazione Antiracket Antimafia, dal titolo “Donne: il coraggio di ribellarsi”.

Nel pomeriggio alle 18,30 nell’aula consiliare del comune di Villa Castelli verrà presentata la sede comunale dell’associazione Antiracket Antimafia, sezione “Don Pino Puglisi”, alla presenza di Garofalo, De Chiara, del sindaco Vitantonio Caliandro, della presidente del circolo castellano Angela Neglia, del presidente provinciale Margheriti e del legale dell’associazione avv. Pasquale Fistetti.

lea garofaloSabato 7 infine alle ore 10 l’incontro dei ragazzi dell’ITIS “Giorgi” con l’intervento del procuratore capo di Brindisi Marco Di Napoli e, alle 16.30, l’inaugurazione della sezione cittadina dell’associazione Antiracket Antimafia. Chiuderà l’iniziativa di questa due giorni di incontri sulla legalità un dibattito a Brindisi presso palazzo Granafei Nervegna dal titolo “Donne e mafia: tra coraggio e potere”, con interventi di Marisa Garofalo, Paride Margheriti, Paolo De Chiara, del sindaco di Brindisi Mimmo Consales, di Fistetti e dell’assessore alle Pari opportunità del Comune di Brindisi Carmela Lomartire, moderati dalla direttrice del quotidiano online Brindisioggi, Lucia Portolano.

«Raccontare e parlare ai ragazzi delle scuole, a uomini e donne – dichiara Margheriti – è il primo obiettivo per smuovere le coscienze continua Margheriti, l’azione repressiva deve essere accompagnata da un movimento culturale e di conoscenza altrimenti il lavoro fatto dagli organi competenti rimane fine a se stesso, il voler raccontare la storia di Lea in Puglia non è casuale, oltre all’esempio di rifiuto alle mafie, è importante il ruolo della donna nelle Mafie diverso da regione a regione, di forte rilevanza nella Sacra Corona unita con vari esempi di ribellione o invece di gestione degli affari in assenza degli uomini. Abbiamo voluto queste date a ridosso della festa della donna, conclude Margheriti, affinché ci sia un momento di riflessione serio, parliamo in effetti di mafia, donne ma anche violenza di genere.

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