Il bubbone delle proteste per la mensa scolastica, scoppiato nei mesi scorsi in diversi comuni della provincia, ha interessato questa mattina anche Torre Santa Susanna: diversi genitori hanno messo in sciopero della fame i propri figli perché, a loro dire, il refettorio del plesso “Gregorio Missere”, in via Oria, sarebbe invaso di formiche e, per giunta, la qualità dei cibi lascerebbe molto a desiderare. Ma, stando agli immediati accertamenti disposti dall’autorità sanitaria, non è niente vero.
Così, i bimbi del tempo pieno – non tutti, a voler essere precisi – si sono presentati a scuola con in mano dei panini dopo che mamme e papà avevano organizzato la protesta sui social network, tenendone peraltro all’oscuro gli insegnanti e lo stesso dirigente.
Solo che l’arrivo degli ispettori sanitari dell’Asl di Brindisi ha ben presto soffocato ogni polemica: qualche formica è stata anche trovata in giro, come un po’ dappertutto in questo periodo, ma nessun allarme igienico-sanitario; inoltre, nulla quaestio per quanto concerne la piena commestibilità degli alimenti, rispettosi della dieta predisposta dal nutrizionista e preparati dai dipendenti della ditta appaltatrice “Dussmann” nell’apposito centro cottura in via Tagliamento e poi smistati in contenitori termici dedicati, osservando peraltro un ferreo protocollo, in tutte le scuole dell’infanzia e primarie del paese, tra le quali la “Gregorio Missere”.
I controlli hanno, insomma, destituito di fondamento la contestazione, disponendo che il servizio mensa fosse riportato seduta stante a regime, ma era ormai troppo tardi e, alla fine, chi tra i bambini aveva il panino ha potuto comunque mettere qualcosa nello stomaco, gli altri che erano arrivati a scuola impreparati al caos hanno dovuto dividere la merenda con i compagni più generosi. Ché i bimbi spesso hanno molto da insegnare agli adulti.
Dopo il trambusto di stamane, non si escludono ora strascichi e “controffensive”, per le vie legali, da parte dell’azienda.