Qualcuno a casa ci è già rimasto da metà mese, qualcun altro potrebbe doverci restare a breve. Sono in stato di agitazione da questa mattina i lavoratori delle ditte esterne attive in Alenia Aermacchi a Grottaglie: Tecnomessapia e le altre potrebbero non ricevere più commesse ed essere quindi costrette a disfarsi di oltre 200 dipendenti.
Alenia è da tempo impegnata in una politica di dislocazione degli stabilimenti, i quali – secondo voci di corridoio, tutte da confermare – potrebbero un domani essere tutti ubicati tra la Campania e il Nord Italia. Con buona pace della Puglia.
Al di là di questo, sono tante le cose contro cui si battono gli scioperanti, alcuni dei quali nei giorni scorsi sono stati destinati ad altre mansioni o rimpiazzati poiché in sciopero. Una condotta che le rappresentanze Fiom – Cgil hanno definito come gravemente antisindacale e lesiva di ogni diritto dei lavoratori. Ciò che più preoccupa è comunque silenzio del colosso aeronautico circa la commissione di nuovi lavori a ditte esterne specializzate la cui affidabilità è dimostrata da anni e anni di fedele collaborazione con Alenia.
Sono centinaia, come detto, i posti a rischio e del caso comincia a interessarsi anche la politica:
«Con un po’ di ritardo – ha dichiarato il consigliere regionale e coordinatore provinciale Udc Eupepio Curto – anche la provincia di Brindisi si accorge dello stato di grave incertezza che incombe sulle aziende del settore aeronautico collegate ad Alenia Aermacchi.
Al riguardo mi preme sottolineare che nei giorni scorsi ho chiesto al Presidente della Commissione Sviluppo della Regione Puglia, e all’Assessore Loredana Capone, la convocazione dei vertici di Alenia al fine di bloccare sul nascere le devastanti strategie in virtù delle quali molte fasi di lavorazione, fino ad oggi assegnate a Tecnomessapia e ad altre aziende in cui lavorano molti giovani brindisini, sarebbero trasferite in Campania o addirittura al nord.
L’incontro con Alenia, programmato per oggi 23 febbraio è poi slittato al 9 marzo. Ma già oggi nel corso del Consiglio regionale, promuoverò tutte le azioni possibile affinché a centinaia di nostri giovani possa essere consentito di continuare a lavorare anche dopo il 28 febbraio».