È accaduto di nuovo: ha ceduto uno dei muretti che delimitano via Cuculicchio, tra le due “ali” – vecchia e nuova – del cimitero di Oria. Fortunatamente, i conci di tufo non sono finiti né su persone né su veicoli.
Il cedimento si è verificato mercoledì scorso (26 marzo) poco prima delle 22.30 e ha interessato una parte diversa del muro di cinta del cimitero nuovo. Un crollo si era già verificato il 19 novembre 2013 e in quell’occasione il muro fu ricostruito con criteri più sicuri.
Nel caso dell’altro giorno, il giornalista Claudio Matarrelli (anche dipendente del Ministero dell’Interno in Prefettura a Brindisi) ha filmato l’intera scena e attivato i soccorsi, perché si è posto un problema di viabilità e sicurezza stradale.
Questo il suo racconto dell’accaduto: «Poco fa (era intorno alle 22.20, ndr) in via Cuculicchio a Oria, la strada che passa tra i due cimiteri, si è verificata una situazione di potenziale pericolo: parte di un vecchio muro a secco è crollata sulla carreggiata a causa delle abbondanti piogge.
La strada è buia e stretta, c’è una curva e in più, come detto, pioveva, quindi il rischio che qualche auto finisse contro i detriti era concreto.
Mi era stata segnalata la cosa e, trovandomi in zona, sono passato a verificare di persona. Resomi conto del pericolo e che ancora non c’erano autorità, ho deciso di allertare subito il 112.
I Vigili del Fuoco in realtà erano già stati chiamati, ma ho segnalato che l’aspetto più urgente era la viabilità, bisognava assolutamente evitare che qualcuno si trovasse coinvolto in un incidente.
In attesa dei soccorsi, mi sono fermato con le quattro frecce accese e ho fatto segno con la mano per bloccare e avvisare le auto in arrivo. Sono riuscito a fermare 4-5 macchine, evitando che proseguissero. Dopo una decina di minuti sono arrivati i Vigili del Fuoco e, una volta che la situazione era sotto controllo, me ne sono andato».
Grazie alla buona sorte al momento del crollo – sicuramente conseguenza delle abbondanti piogge degli ultimi giorni – e alla solerzia del cittadino, nessuno è andato a sbattere contro quei cumuli di macerie.
Da tempo, non a caso, si parla di chiudere quella strada e unire definitivamente il camposanto. Sarà la volta buona?
Qui di seguito il video postato da Matarrelli sul suo profilo facebook.