Di seguito una nota da parte di Oria Futura (opposizione) sui neo reintrodotti parcheggi a pagamento:
Dopo 509 giorni, quattro delibere di giunta comunale, una delibera del consiglio comunale e 6.000 euro spesi per l’attivazione di un disco orario mai entrato in vigore, i parcheggi a pagamento tornano in città. Un ritorno, tutt’altro che trionfale, che rappresenta l’ennesima dimostrazione di una gestione confusionaria, costosa e poco lungimirante da parte del sindaco e della sua maggioranza.
Facciamo un passo indietro per ripercorrere gli eventi: il 13 ottobre 2023, dopo la risoluzione del precedente servizio di parcheggi a pagamento, il sindaco e la sua maggioranza annunciarono con toni solenni che era necessario reintrodurre il servizio “con urgenza”. Promisero un affidamento stabile, ma nel frattempo optarono per una soluzione temporanea. I mesi passarono, le lamentele di cittadini e commercianti aumentarono, ma di fatto nulla cambiò. Poi, arrivò l’idea del disco orario: un progetto costato 6.000 euro che non è mai stato attivato. Alla fine, dopo numerosi cambi di rotta, si è deciso di affidare il servizio per soli 12 mesi, una soluzione che sembra più un tampone che una risposta strutturale. Tra un anno, infatti, si dovrà ripetere l’intera procedura.

Nonostante tutto, il sindaco e il suo vice si sono detti “entusiasti” in un articolo apparso su un quotidiano locale, definendo il nuovo servizio “molto più vantaggioso” e lodando la procedura di affidamento. Ma quali sono questi presunti vantaggi?
Da metà giugno a metà settembre, il costo del parcheggio sarà di 1 euro all’ora ovunque, festivi compresi, con estensione del pagamento fino a mezzanotte anche in periferia. Nel resto dell’anno, la tariffa scenderà a 0,70 euro all’ora in periferia (esclusi festivi), mentre rimarrà a 1,00 euro in Piazza Lama e Piazza Lorch (inclusi festivi). Una modifica significativa riguarda la tariffa minima, che passa da 20 a 40 centesimi. Ciò significa che un acquisto veloce, che prima costava 20 centesimi, ora costerà il doppio. Un miglioramento? Difficile da credere.
Per quanto riguarda gli abbonamenti, prima disponibili a 15 euro al mese e validi solo per la zona vicino casa, ora costeranno 20 euro (o 30 euro se si desidera parcheggiare in tutte le zone). Un aumento significativo per i cittadini.
La reintroduzione dei parcheggi a pagamento è stata un’odissea di lentezze, ambiguità e cambi di rotta. L’amministrazione Ferretti ha dimostrato, ancora una volta, di non avere una visione chiara e lungimirante. Si è passati da un affidamento temporaneo all’idea del disco orario, per poi tornare a un altro affidamento temporaneo di 12 mesi.
I 6.000 euro spesi per il disco orario mai entrato in vigore sono un esempio di spreco di risorse pubbliche. Sebbene possa sembrare una cifra modesta, è sintomatica di un’amministrazione che agisce senza una pianificazione adeguata, preferendo l’improvvisazione alla programmazione.
Il ritorno dei parcheggi a pagamento dopo 509 giorni di caos non è un successo, ma l’ennesimo fallimento di un’amministrazione che sembra incapace di gestire un servizio fondamentale per la città.
Il sindaco Ferretti e la sua maggioranza dovrebbero fare un esame di coscienza. La gestione dei parcheggi a pagamento è solo l’ultimo esempio di una politica fatta di annunci, giravolte e sprechi. I cittadini meritano di meglio: un’amministrazione che sappia pianificare, ascoltare e agire con competenza e trasparenza. Purtroppo, al momento, questa non sembra essere l’amministrazione Ferretti.