Da appassionato a campione della pizza, Sternativo invitato da Msc per il trofeo “Navigando con gusto”: una crociera con le sue prelibatezze

Dopo il trionfo al Campionato mondiale Pizza Doc di Paestum (Salerno) dello scorso novembre nella categoria “Pizza Lovers”, per Cosimo Sternativo, 44enne di Francavilla Fontana, si sono aperte diverse porte. Le sue pizze – nate da una passione sviluppatasi in piena pandemia, una passione fatta di studio e scrupolosità – piacciono, eccome, come i suoi corsi che ormai tiene ogni settimana.

L’ormai famosa pizza “Fae e fogghie”

Al di là di ciò – ed è questa la notizia – Mimmo, che è consulente all’ufficio postale di viale Lilla, dal 18 al 25 marzo sarà in crociera. Si dirà? E a noi che c’importa delle ferie di Mimmo? Nulla, appunto. Se non fosse che non si tratterà di ferie. È stato chiamato dal maestro Sorbillo e da MSC Crociere per portare la sua arte anche a bordo di Nave Fantasia per essere protagonista di uno degli eventi caratterizzanti di una crociera nel Mediterraneo.

Il 22 marzo, infatti, si terrà proprio sulla nave il Trofeo internazionale “Navigando con gusto” che vedrà sfidarsi a suon di prelibatezze i migliori pizzaioli del Mediterrano, tra i quali anche il francavillese Sternativo.

La Vegetariana 2.0 con pasta madre

Non una roba per molti e qualcosa d’impensabile quando, solo cinque anni fa, Mimmo cominciò a cimentarsi con impasti e condimenti. Da allora in poi per lui è stato solo un crescendo: partito da una focaccia di quelle fatte in casa – chiestagli dalla moglie – si è talmente appassionato da aver cominciato a studiare nei minimi dettagli ogni cosa. Tant’è che, già a partire dalla fine delle restrizioni pandemiche, si è ritrovato a essere un pizzaiolo provetto con diverse richieste d’impiego – sempre declinate – da parte degli esercizi pubblici professionali.

Un appassionato trasformatosi in un espertissimo, capace d’incantare giurie più che qualificate. Ha convinto, per esempio, la giuria del prestigiosissimo concorso campano – a novembre – con un inedito assoluto. Il suo capolavoro l’ha intitolato, non a caso, “Terra Mia”, sottotitolo “Fae e Fogghie”. Qualcosa che per un salentino doc ha un senso ma che fa proseliti per coloro i quali non conoscano ancora questa leccornia. E cosa ci ha messo, Mimmo, in questa sua creazione? Semplice, ma neppure troppo: una delicatissima vellutata di cicoriella selvatica, abbinata a purea di fave, caciocavallo, peperoni, pomodori di “pennula” (quelli che si appendono, normalmente nei garage) accompagnati da confettura d’uva in prossimità dei bordi così da non rendere banali neppure i cornicioni.

Il tutto, su base bianca ben lievitata d’impasto multicereale generata da pasta madre. Un’esplosione di originalità e gusto che gli è valsa un trionfo per nulla scontato e che gli ha aperto nuove porte, qualora ce ne fosse bisogno, nel panorama dei maestri pizzaioli.

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Se porterà al largo del Mediterraneo qualche novità? «Non lo so ancora – dice – ma qualche idea ce l’ho già, peccato non poterla svelare del tutto perché non ne sono convinto o comunque per il fatto che in qualche modo dovrò arrangiarmi con ciò che troverò sulla nave».

Di sicuro, nei giorni scorsi, ha creato una “Vegetariana 2.0 con pasta madre” a base di ortaggi e latticini a Km0 e cova – ma shhh! per ora è solo un embrione – la pizza panino cegliese: mortadella, provola, capperi e tonno. Il maestro, però, sta ancora sperimentando. Ha ancora qualche giorno di riflessione a disposizione poi – vada come vada – sarà sicuramente pronto a deliziare il suo pubblico come finora ha sempre fatto e continua a fare coi suoi frequentatissimi corsi di cinque ore, almeno una volta a settimana.

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