Per la prima volta da quando esiste questo riconoscimento, Oria è stata ufficialmente riconosciuta come “Città che legge” per il triennio 2024 – 2026. Ha contribuito a questa qualifica – secondo quanto comunicato dal sindaco Cosimo Ferretti – la promozione della cultura intesa in senso lato, compreso il coinvolgimento della scuole in lettura e iniziative ad hoc. Il primo cittadino tiene poi a chiarire cosa comporti per Oria essere considerata una “Città che legge”: maggiori visibilità e opportunità per ospitare eventi culturali; accesso a bandi e finanziamenti dedicati alla lettura e alla cultura in genere, da svolgere anche nelle scuole; riconoscimento di una vocazione culturale innata.
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Insomma – tiene a precisare Ferretti – non solo un titolo “ma una porta d’accesso a nuovi fondi e progetti che valorizzeranno il nostro patrimonio e la nostra identità, senza trascurare sviluppo e inclusione. Per noi, solo l’inizio di una lunga storia affinché ci sia riconosciuto, né più né meno, ciò che meritiamo”.
Un obiettivo reso possibile grazie all’enorme impegno profuso anche dai dipendenti comunali del II Settore – diretto dal responsabile Glauco Caniglia – Annamaria Rotunno e Antonio Carone.