Sottopasso allagato e auto sommersa dall’acqua, c’è la proposta conciliazione: pagano Comune e Arneo?

Sarebbe stata colpa del Comune e del Consorzio dell’Arneo se, poco più di sei anni fa, un’auto fu sommersa dall’acqua nel percorrere il sottopassaggio allagato della strada Sant’Andrea che collega Oria con la superstrada Taranto – Brindisi. A bordo del veicolo, c’erano papà, mamma e figli – messi in salvo dai vigili del fuoco – che avrebbero superato quel tratto solo se il loro veicolo fosse stato un sommergibile. Così, i due enti citati a giudizio – ritenuti responsabili del disagio – potrebbero scucire migliaia di euro per risarcire i danni, se aderissero entrambi alla proposta di conciliazione avanzata dal giudice.

I fatti risalgono al 28 ottobre 2018, una giornata caratterizzata da precipitazioni copiose per le quali la protezione civile aveva diramato un’allerta arancione: una sorta di bomba d’acqua si abbatté su Oria e dintorni. La pioggia fu talmente intensa da aver innalzato il livello di guardia sotto l’attraversamento ferroviario da e per il raccordo comunale Sant’Andrea: raccordo primario tra la statale 7 e il centro abitato di Oria. Il conducente di un’auto, mai immaginando che il livello dell’acqua fosse così alto, scorse soltanto una sorta di estesa pozzanghera mai immaginando potesse essere così profonda. E, allora, decise di attraversarla.

28.10.2018: il video realizzato a suo tempo dal collega Claudio Matarrelli

D’un tratto si ritrovò con l’auto circondata e persino ricoperta d’acqua: quella non era una pozzanghera, ma ormai uno stagno. L’intera famiglia fu soccorsa dai pompieri, che ricorsero anche ai sommozzatori per portare a termine l’impresa. Per fortuna, nessuno si fece male ma il veicolo era ormai inservibile. Così, due giorni dopo il fatto, giunse in Comune una richiesta di risarcimento danni subiti dal mezzo a seguito della prolungata immersione – motore e componenti elettriche/elettroniche – danni quantificati provvisoriamente in 15mila euro. La proposta era firmata dall’avvocato Raffaele Pesce. Per il Comune quei soldi erano troppi, ma comunque fu nominato dall’ente un perito meccanico a ché verificasse se la macchina presentasse effettivamente i danni descritti e reclamati.

In seguito, la proprietaria dell’auto propose invito al Comune di aderire a negoziazione assistita e il Comune in effetti vi aderì pur senza riconoscere alcuna propria responsabilità. Anzi, per il tramite del suo legale l’ente sostenne di non essere responsabile e che invece la responsabilità fosse attribuibile alla condotta del conducente e ad altre autorità (nella fattispecie, il Consorzio dell’Arneo). Ciononostante, il Comune di dichiarò disposto a scongiurare un contenzioso riconoscendo una somma pari al 20-25 per centro del valore commerciale del veicolo. I danneggiati non accettarono e procedettero con la causa civile, nella quale si costituì il Comune.

Fu preso in considerazione anche un video girato sul posto dal giornalista Claudio Matarrelli e pubblicato su Facebook e si ritenne che il rapido allagamento del sottopasso fosse dovuto allo sversamento di acqua mista a fango dal canale “Pezza dell’Abate” (non pulito a dovere da Arneo). Nel corso dell’udienza dello scorso 14 gennaio, la giudice di pace Lavinia Gala ha proposto una conciliazione tra le parti che – alla fine – è stata per ora accettata dal Comune. L’ente si è detto disposto a sborsare 5mila euro (Arneo ne dovrebbe scucire 4mila) oltre interessi dalla data del sinistro fino al pagamento; 60 per cento delle spese legali a carico del Comune e 40 per cento a carico del Consorzio; sarebbero compensate le competenze tra Comune e Consorzio; il Comune si sobbarcherebbe per il 70 per cento le spese della consulenza tecnica d’ufficio, mentre il Consorzio provvederebbe a pagare il restante 30 per cento. Sempre se la proposta conciliativa fosse accolta da tutte le parti in causa.

“La proposta conciliativa formulata dal giudice – si legge in una recente delibera di Giunta – appare verosimilmente anticipatoria della pronuncia giudiziale definitiva che, ove fosse confermata in questi termini comporterebbe un aggravio di spese a carico del Comune di Oria per l’ulteriore attività professionale da espletarsi e per le spese di registrazione della sentenza”. Così, il Comune ha accettato di pagare il suo, e cioè 8.420 euro. Il resto spetterà all’Arneo.

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