Di seguito una nota da parte di Sara Bonifacio, coordinatrice cittadina di Gioventù Nazionale Francavilla Fontana:
Da anni i marciapiedi di Viale Lilla sono in pessime condizioni, crivellati di buche, piastrelle irregolari e un livello di abbandono che illustra perfettamente la cattiva gestione urbana.
Percorrere questa parte della città è diventato non solo impegnativo ma anche pericoloso: gli anziani devono schivare gli ostacoli per evitare di cadere, i genitori con i passeggini faticano e le persone con disabilità sono lasciate a se stesse.
Ciò solleva una domanda ovvia: dove sono finiti i finanziamenti per la manutenzione ordinaria? Perché sembra che siano sempre diretti altrove? La realtà è che il “Viale” riflette ciò che molti sono restii a riconoscere: decadenza e negligenza da parte di una classe politica più concentrata sulla retorica che sull’azione reale.
Le varie amministrazioni nel corso degli anni hanno versato milioni in “progetti appariscenti” e discutibili iniziative ambientali, eppure coloro che abitano veramente la città come lavoratori, famiglie e negozianti sono lasciati da soli a far fronte al disprezzo quotidiano. La questione va oltre la mera apparenza.
Ha anche un impatto sulla sicurezza pubblica. È il paradosso italiano per antonomasia ormai: si discute di inclusione, sostenibilità e mobilità, ma chi è al potere non riesce nemmeno a garantire gli standard più elementari.
È ora di porre fine alle solite promesse elettorali e alle infinite scuse. Abbiamo bisogno di azioni rapide e tangibili e, soprattutto, di una supervisione sulla loro esecuzione. L’efficienza, la pulizia e il rispetto per i cittadini non devono essere argomenti di discussione politica, ma priorità fondamentali per chiunque sia realmente impegnato a governare questa città.
Basta con la retorica vuota e le promesse elettorali: abbiamo bisogno di misure immediate ed efficaci. Le città devono essere restituite alla funzionalità, a partire dall’essenziale. Perché il vero rispetto per i cittadini si dimostra con i fatti, non con le parole. Forse è il momento di suggerire che coloro che non sanno governare dovrebbero farsi da parte.