Sulla questione, tuttora aperta, della mensa scolastica a Oria, si riceve e pubblica questa lettera aperta da parte di due genitori il cui figlio frequenta proprio una scuola del posto:
Il termine “infondato” rimanda a qualcosa che è privo di fondamento, assolutamente ingiustificato e inconsistente. Tutto ciò non appartiene assolutamente a quanto si è verificato in questi mesi durante i pranzi serviti dall’azienda “Ladisa” e testimoniato dalle relazioni che alcune mamme facenti parte del comitato mensa hanno redatto. Non sono bugiarde o visionarie, ma abbiamo riportato con estrema attenzione ciò che veniva servito ai nostri figli. Sugo acido, formaggio grattugiato avariato, petti di pollo non commestibili… Sono alcuni degli alimenti che ho assaggiato (in qualità di delegata della classe di mio figlio) e non avrei voluto che mangiassero i nostri bambini.
Il momento del pranzo nella scuola dell’infanzia è un momento di estrema importanza non solo dal punto di vista della socializzazione, ma anche un momento in cui le maestre insegnano regole fondamentali: dallo stare seduti insieme e condividere un pasto, a mangiare in modo corretto e disciplinato ed avvicinare i piccoli a cibi che a casa non apprezzano.
Detto ciò non avremmo mai voluto accusare nessuno in modo infondato, ma abbiamo voluto rilevare un disagio concreto che ci riguarda perché è dei nostri bambini che si parla e noi abbiamo il dovere di tutelarli.
Paola De Gaetani e Andrea Proto
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