Mini crisi di maggioranza, dialogo aperto tra Denuzzo e i partiti che lo sostengono: per ora, nessun rischio sfiducia né rimpasti in Giunta

di Eliseo Zanzarelli

“La città non ci riconosce più, non riconosce Antonello (Denuzzo, ndr) come sindaco e non riconosce noi (il Partito democratico, ndr) come forza relativa di maggioranza”. Le parole sono di Alessandra Latartara ai microfoni di Antenna Sud, che ha rimarcato concetti già espressi nel corso del più recente Consiglio comunale.

La capogruppo Pd ha precisato come non s’intenda sfiduciare il primo cittadino perché sarebbe “dargli un carico da mille, che non ha perché non è tutta responsabilità sua. “Ci sono all’interno della Giunta alcuni elementi che probabilmente non riescono ancora a capire quale sia il senso di squadra e di lavoro di squadra”, ha anche detto. Poi ha ammesso a chiare lettere, non a titolo personale ma a nome anche del suo partito: “È crisi”.

E, allora, ieri sera si è tenuto un vertice di maggioranza. Denuzzo ha incontrato il segretario cittadino dei dem Giuseppe Bruno, Mimmo Bungaro per “è Civica”, Angelo Prete per “Idea per Francavilla”, Francesco Carucci per “Art. 9”, Angelo Memmola e Davide Mastromarino per i 5 Stelle.

Si è discusso di quanto denunciato pubblicamente da Latartara nel corso della seduta delle assise, e cioè di un presunto scollamento tra la Giunta e il Consiglio. I consiglieri, a dire di Latartara, non sarebbero informati e coinvolti nelle iniziative della Giunta, che sarebbe prona ai dirigenti comunali.

Il sindaco ha cercato di fare il “pompiere”, anche se per ora non vi sarebbero all’orizzonte iniziative per mandarlo a casa anticipatamente. Si andrà avanti, magari tenendo conto delle rimostranze della base. La campagna d’ascolto non può dirsi conclusa con l’incontro di ieri sera, cui a stretto giro ne seguiranno altri. Non è in discussione, per il momento, neppure l’ipotesi di un rimpasto.

Se ne riparlerà anche in questo caso più in là, al giro di boa di metà mandato e sicuramente dopo le prossime elezioni regionali. Quell’appuntamento rappresenta uno snodo fondamentale perché ci sarà da capire come andranno le cose: Maurizio Bruno – tra i promotori dell’alleanza Futura – Pd alle ultime amministrative – riuscirà a riconquistarsi uno scranno a Bari? E in caso contrario, cos’accadrà? Si accontenterà di fare il presidente del Consiglio comunale o sognerà più in grande per tornare al timone di Castello Imperiali?

Chissà. Per adesso, si continua a navigare a vista. Compatti, ma non troppo.

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